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La consegna del premio a Massimo Clausi

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CETRARO (COSENZA) – Il 22 giugno del 1980, trentanove anni fa, la ‘ndrangheta uccideva a Cetraro Giovanni Losardo. Assessore comunale ai lavori pubblici del Comune dell’alto Tirreno cosentino, segretario capo della Procura della Repubblica di Paola e dirigente comunista. A decretare la morte di “Giannino”, nonostante la piena assoluzione in sede processuale, fu il boss Franco Muto, meglio conosciuto come il “Re del pesce” di tutta la provincia di Cosenza. Per celebrare la memoria di Losardo, ieri, proprio nella sua Cetraro, si è svolta la cerimonia del Premio Losardo 2019, giunto alla XVII edizione, promosso dal Laboratorio Losardo.

«È allarmante il fatto che si parli ancora della potenza del clan Muto, che fa capo a un semianalfabeta che, nonostante ciò, a distanza di tanto tempo è diventato un criminale di rilievo internazionale, come hanno testimoniato le recenti inchieste Lande Desolate e ‘Ndrangheta stragista», ha denunciato il figlio Raffaele. Del resto la pericolosità della mafia calabrese è stata sempre molto sottovalutata, soprattutto rispetto alle cosche siciliane e alla criminalità campana.

«In questo abbiamo commesso errori anche noi giornalisti – ha confermato Massimo Clausi, giornalista e caporedattore del Quotidiano del Sud, tra i vincitori del premio – perché ci siamo concentrati nel racconto della forza militare delle mafie e non abbiamo mai analizzato abbastanza il retroterra sociale che le alimenta». 

GUARDA IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE 

A ricevere il Premio Losardo 2019 anche Giuseppe Lombardo, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Francesco Minisci, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati; don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’associazione Libera (in rappresentanza del quale è intervenuto don Ennio Stamile, coordinatore regionale di Libera), don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. Altri due giornalisti, come Petrasso, del Corriere della Calabria e Mirella Molinaro, cronista della Gazzetta del Sud. Un premio speciale è andato anche alla memoria dell’ex direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, scomparso un mese fa.

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