X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

«Daremo il massimo per il Pd, perché sia vera forza di governo e vinca le politiche». È il primo messaggio post-ballottaggio del consigliere comunale di Potenza, Rocco Fiore che subito però rilancia: «Ma non potranno essere ignorati il lavoro e il risultato ottenuto cui corrisponde una precisa richiesta di rinnovamento e di ricambio avanzata da un cospicuo numero di elettori. Le primarie fanno bene ecco perché saranno necessarie per i parlamentari e anche per le prossime amministrative». Insomma il renziano potentino Rocco Fiore “rassicura” sulla tenuta del Pd, ma chiede che il Partito democratico tenga conto di questa nuova “anima” emersa con le primarie. Anche in termini di scelte e di nomi. 

Sulla stessa linea anche il sindaco di Latronico, Fausto De Maria: «Il nostro quasi 30 per cento ci pone in una buona partenza per portare avanti istanze di rinnovamento legato a un cambiamento, bisogna andare avanti nelle cose in cui ci siamo battuti in queste primarie, certamente non dobbiamo perdere l’entusiasmo e ci auguriamo anche le primarie per selezionare le candidature in Parlamento». Assorbita la sconfitta al ballottaggio i renziani tornano all’attacco chiedendo spazio e le primarie per la scelta dei candidati alle politiche. Anche in Basilicata ovviamente. 

A loro si unisce un altro renziano lucano, Roberto Suriano di Matera che dopo aver sottolineato l’orgoglio per il risultato ottenuto spiega: «Il risultato raggiunto in Basilicata, ma nello specifico nella città di Matera, è stato frutto di impegno, serietà, coraggio e dedizione che non si spegnerà con la chiusura delle primarie, ma continuerà a essere applicato nella società, affinchè la strada segnata da Renzi possa essere illuminata e sempre coltivata». 

Ma tocca a Rocco Fiore spiegare nei dettagli quello che è accaduto e soprattutto quello che accadrà dopo le primarie che se hanno consacrato e rafforzato la leadership di Bersani hanno anche sancito la nascita di una nuova realtà all’interno del Pd. Fiore quindi sottolinea: «L’elettorato regionale e in particolare quello potentino ha dimostrato di non rispondere più in maniera massiccia alla classica nomenclatura del partito. Non almeno come accadeva in passato». Per il domani, Rocco Fiore poi spiega: «Ora bisognerà ritrovare una totale condivisione e collaborazione, che per quanto mi riguarda non è mai mancata, all’interno del Pd per tutto quello che ci aspetta a partire dalle scelte per le prossime elezioni politiche». Ritorna quindi con forza nel campo dei renziani il tema delle primarie per la selezione dei candidati alla Camera dei deputati e al Senato. «Per me vanno organizzate le primarie sia per i parlamentari e sia per tutto il resto. Penso alle prossime scelte per Potenza città, ma non solo». Una cosa è certa in ogni caso: non ci sono due partiti diversi all’interno del Pd: «Per me – sottolinea Fiore – ora è chiaro che ci sono due sensibilità diverse e tocca a tutti far in modo che anche alla nostra venga assegna la dignità dovuta. Ma non parlerei di due partiti». La questione ora è anche capire se Renzi chiederà a Bersani posti e visibilità. Fiore “svela”: «Rispetto a quello che disse a me Renzi credo che lui farà in modo che in ogni posto d’Italia al risultato elettorale delle primarie corrisponda una dignità e una visibilità. Questo è evidente. E quindi anche in Basilicata il nostro risultato verrà capitalizzato e credo che ciò convenga a tutti non solo ai renziani. Convenga al Pd nella sua interezza». 

Le conclusioni sono sulla richiesta di un prossimo confronto: «Nelle scorse ore ho già chiesto la convocazione della direzione cittadina di Potenza del Pd. Nelle prossime ore potremmo chiedere anche la convocazione della direzione regionale del partito per aprire un luogo di dibattito e confronto sereno». 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE