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REGGIO CALABRIA – La terza Commissione consiliare, ‘Attività sociali, sanitarie, culturali e formative’, presieduta dal consigliere Nazzareno Salerno (PdL), ha approvato a maggioranza un progetto di legge di iniziativa dei consiglieri Chiappetta, Salerno, Serra e Parente con cui si rideterminano gli ambiti territoriali delle aziende ospedaliere e delle aziende sanitarie provinciali della regione. «Il disegno di legge – si legge, tra l’altro, nella relazione di accompagnamento – è finalizzato ad assicurare l’armonizzazione delle disposizioni contenute nelle leggi vigenti, ed in particolare nelle leggi regionali 26/94 e 9/2007 e successive modificazioni, con il nuovo assetto territoriale che si è venuto a determinare a seguito dell’approvazione del Decreto del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale n. 18/2010,con cui sono state riorganizzate le reti ospedaliera, territoriale e dell’emergenza-urgenza e dei successivi decreti attuativi. Il nuovo progetto di riordino del sistema sanitario regionale – è scritto ancora nella relazione di accompagnamento – prevede una diversa configurazione degli ambiti organizzativi e territoriali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere regionali. Con esso si vuole concretizzare il procedimento di scorporo ospedale-territorio attraverso la ridefinizione territoriale delle aziende sanitarie locali e la conseguente riaggregazione per funzioni alle aziende ospedaliere dei presidi ospedalieri che erano precedentemente afferenti alle Asp. La proposta di legge approvata oggi dalla Commissione – prosegue la relazione – è più funzionale al miglioramento della qualità dell’intero sistema che deve essere informato alla omogenea distribuzione dei servizi, all’equità, anche territoriale, nell’erogazione delle prestazioni, all’efficienza nel funzionamento delle strutture». Ai lavori della Commissione hanno dato il loro contributo, oltre il presidente Nazzareno Salerno, i consiglieri: Chiappetta e Vilasi, del Pdl; Giordano (IdV), Serra (Insieme per la Calabria), Gallo (Udc), Tripodi (Misto), Scalzo (Pd), Ciconte (Progetto democratico) e Parente (Scopelliti presidente). Hanno votato a favore del progetto di legge i consiglieri: Vilasi, Chiappetta, Serra, Parente, Salerno. Contrario il consigliere Giordano.
Il progetto di legge ridisegna la sanità calabrese in macroaree, così definite: Area Nord: Azienda sanitaria area nord, che incorpora l’ex Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e comprende i comuni attualmente inclusi. Azienda ospedaliera area nord, che incorpora in un presidio unico, l’hub di Cosenza, gli spoke di Castrovillari, Rossano/Corigliano e Cetraro/Paola e gli ospedali di zona montana di S. Giovanni in Fiore ed Acri. Area Centro: Azienda sanitaria area centro che incorpora l’ex azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e comprende i comuni attualmente in essa inclusi. Azienda sanitaria area centro est che incorpora l’ex azienda sanitaria provinciale di Crotone e comprende i comuni attualmente in essa inclusi e lo spoke di Crotone. Azienda sanitaria area centro ovest, che incorpora l’ex azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia e comprende i comuni attualmente in essa inclusi e, in un Presidio unico, lo spoke di Vibo Valentia, l’ospedale generale di Tropea e l’ospedale di zona montana di Serra S. Bruno. Azienda ospedaliera area centro, che incorpora, in un Presidio unico, l’hub di Catanzaro, lo spoke di Lametia Terme, l’ospedale generale di Soverato e l’ospedale di zona montana di Soveria Mannelli. Area Sud: Azienda sanitaria area sud, che incorpora l’ex Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e comprende i comuni attualmente in essa inclusi. Azienda ospedaliera area sud, che incorpora, in un Presidio unico, l’hub di Reggio Calabria, gli spoke di Polistena e Locri e gli ospedali generali di Melito Porto Salvo e Gioia Tauro.
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