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«FORESTA? È calabrese, con lui possiamo parlare solo di ‘ndrangheta». Il sindaco di Padova Flavio Zanonato, Pd, ha apostrofato così in aula Antonio Foresta, consigliere comunale d’opposizione. Che è calabrese, per la precisione cosentino, e in consiglio comunale condivide l’origine bruzia con Giampiero Avruscio, responsabile di Angiologia all’ospedale Sant’Antonio e vicepresidente dell’assise padovana. La notizia ha avuto subito eco a Cosenza tanto più che Foresta e Avruscio negli anni hanno mantenuto contatti con la città d’origine e sono stati protagonisti anche del gemellaggio tra le squadre di calcio, insieme a Mimmo Frammartino. Quest’ultimo, consigliere comunale di Idv, ha presentato una mozione al sindaco Occhiuto e al presidente del Consiglio Morrone, da discutere nel primo Consiglio utile per censurare il comportamento di Zanonato e chiedere l’intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Zanonato prima che ai calabresi deve chiedere scusa ai padovani – commenta Frammartino – perché loro per primi, consapevoli del contributo calabrese alla loro comunità, sono offesi. È un sindaco irresponsabile».
Cos’è successo in aula lo racconta lo stesso consigliere Foresta. «All’ordine del giorno c’erano una serie di interrogazioni al sindaco e il clima era rovente» dice, spiegando che il sindaco Zanonato è solito usare toni accesi (nella stessa seduta ha dato dello «zuccone» e dell’«ignorante» ad un altro consigliere riferiscono i giornali veneti). Quella di Foresta (Pdl) riguardava l’Europeade, una manifestazione in programma a Padova il 15 luglio. «Costerà 1 milione di euro, è opportuno farla, quando a pochi chilometri l’Emilia Romagna – ha detto in aula – è piegata dal terremoto?». Il parapiglia è iniziato dopo, su un’altra interrogazione riferita all’occupazione di un’ex scuola. Avruscio, l’altro cosentino, ha deciso di sospendere i lavori per una decina di minuti. Nella pausa Foresta si è avvicinato al suo capogruppo per calmarlo. Ed è a quel punto che Zanonato se n’è uscito con quella frase: «Con Foresta potremmo parlare solo di ‘ndrangheta».
«Me l’hanno riferito i giornalisti subito dopo – ci dice Foresta – Ho deciso di soprassedere: è incommentabile. Ma tutta la comunità calabrese a Padova è molto offesa».
LA REAZIONE. Intanto, il Consiglio comunale di Cosenza sarà riunito per affrontare la questione. Il presidente del Consiglio comunale di Cosenza, Luca Morrone, infatti, in una nota dichiara di avere «condiviso ed accolto in pieno la mozione del consigliere Frammartino e inserirà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio la vicenda di Padova di cui riferiscono questa mattina i giornali».
«Esprimo sorpresa, rammarico e costernazione – afferma Morrone nella nota – per le gravi parole pronunciate dal sindaco di Padova, Flavio Zanonato, nei confronti di Antonio Foresta, consigliere di minoranza del comune patavino e cosentino di nascita. L’offesa rivolta al nostro concittadino, di essere calabrese e perciò di capire soltanto di ‘ndrangheta, oltre che gretta ed ingiustificabile, è fuori dal tempo. Non fosse altro perchè ormai le mafie, in Italia, non sono più un fenomeno regionale come testimoniano innumerevoli sentenze della magistratura e autorevoli intellettuali, bensì una piaga comune che investe l’intero stivale. Inoltre – dice ancora Morrone – l’ingiuria di cui è stato destinatario Foresta mortifica tutta la folta comunità calabrese che vive ed opera da tempo a Padova facendosi apprezzare per senso civico e operosità, nonchè il vicepresidente della medesima assise Giampiero Avruscio, anch’egli di origini cosentine. Il sindaco Flavio Zanonato, così dicendo, dimostra di disconoscere storia, cultura e uomini di Calabria. Alla luce di quanto affermato, nell’augurarmi che il primo cittadino padovano, non nuovo a prese di posizione discriminatorie, chieda venia al diretto interessato e ai calabresi tutti, ritengo opportuna la mozione proposta dal consigliere Mimmo Frammartino di porre in discussione l’incresciosa vicenda preliminarmente ai punti all’odg del prossimo Consiglio comunale e valutare eventuali iniziative da adottare».
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