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COSENZA – La riunione della direzione nazionale del Pd ufficialmente è stata rinviata in segno di lutto in memoria dei morti del terremoto dell’Emilia. Diciamo ufficialmente perchè ufficiosamente a Roma si è discusso a lungo lo stesso del caso “Calabria” e del nodo del segretario regionale.
Nelle stanze del partito si sono tenute fitte riunioni fra i maggiorenti del partito calabrese (fra i più attivi si segnalavano Marco Minniti, Mario Oliverio, Gigi Meduri) e i dirigenti nazionali. Nella prima parte della mattinata è iniziato il fuoco di fila dei nomi e dei veti incrociati. Progressivamente sono nate e morte nello spazio di un mattino le candidature di Mimmo Bevacqua, Nicola Belcastro, pare anche Demetrio Battaglia.
Alla fine dal cilindro delle segrete stanze del Pd, è saltato fuori il nome del parlamentare Nicodemo Oliverio. Un nome che pare poter accontentare tutti o quasi. Il deputato ha sempre mostrato grande equilibrio. Appartiene all’area cattolica che fa riferimento a Franeschini ed è gradito anche all’area di Mario Oliverio che lo vede poco pericoloso rispetto al percorso politico che si è disegnato sulla rotta di Catanzaro. A questo gruppo pare si sia unita anche l’area dei veltroniani, rappresentata da Marco Minniti numericamente forse non troppo consistente in Calabria, ma di grande autorevolezza e soprattutto molto ascoltata in quel di Roma. I veltroniani pare si siano convinti della soluzione Oliverio anche in considerazione del fatto che sembra quella che ha le maggiori probabilità di successo.
A questo punto si sarebbe creato un asse molto forte fra gli ex Ds e l’area cattolica di Franceschini che potrebbe far fare a tutti un passo indietro. Potrebbe perchè secondo alcune indiscrezioni sul tappeto resta anche la candidatura del consigliere regionale Mario Maiolo. Quest’ultimo avrebbe dalla sua, oltre ovviamente ad Enrico Letta e la sua area, anche Sandro Principe che però essendo capogruppo regionale del partito non si sa fino a che punto sia interessato ad andare ad uno scontro che potrebbe avere ripercussioni anche alla Regione. Poi c’è il gruppo di Nicola Adamo che sicuramente non sosterrà un candidato proposto e sostenuto da Mario Oliverio. Resta un incognita, invece, come si determineranno i seguaci di Salvatore Scalzo che non sono però numericamente moltissimi e senza il loro candidato bandiera potrebbero anche scomporsi.
Questa la situazione fino a ieri sera. Ovviamente i giochi sono ancora aperti e c’è da segnalare anche la posizione di “Rifare l’Italia – Calabria ” il gruppo degli under quaranta che fa capo a Fassina, Orlando e Orfini che ieri hanno diffuso una nota in cui chiedono un impegno a Pierluigi Bersani a realizzare il rinnovamento nel Pd calabrese. Gli piacerà l’ipotesi Nicodemo Oliverio?
IL SONDAGGIO SUL WEB – Intanto tra i nomi proposti nel sondaggio web del Quotidiano per individuare la personalità che dovrà guidare il Pd calabrese si registra un brusco cambio di tendenza. E’ Mario Maiolo adesso a guidare la corsa. Dietro di lui, staccati, Salvatore Scalzo, il giovane che per due volte ha sfidato il centrodestra al Comune di Catanzaro, e Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, l’uomo al centro della polemica interna al partito.
Più di quattromila i contatti registrati nella prima giornata di voto. E ora ai nomi dei candidati si aggiunge ora quello di Nicodemo Oliverio. I lettori possono segnalare altri aspiranti candidati commentando l’articolo o inviando una mail all’indirizzo ilquotidiano.web@finedit.com
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(ha collaborato Giovanni Verduci)
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