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CATANZARO – Giunta a bruciapelo per Sergio Abramo che, a sorpresa e a dispetto delle indicazioni temporali che lui stesso aveva dato in questi giorni, nomina la sua squadra di assessori nel corso di una conferenza stampa, convocata all’improvviso a palazzo De Nobili. Nove componenti dell’esecutivo, 50% di donne e da una chiara impronta tecnica e non politica, Abramo smentisce in parte il totonomi che aveva tenuto banco dal giorno dopo il suo insediamento di dieci giorni fa in municipio e, con la nomina a sorpresa, mette a tacere le fibrillazioni e le discussioni che avevano preso piede all’interno della coalizione. Il dado è tratto e i giochi sono fatti. «Sono una persona autonoma ed agisco solo per il bene della città» – questo l’antifona in una sala stampa abitata solo dai cronisti, assenti tutti i nominati, molti dei quali ancora all’oscuro dell’ingresso nel governo della città capoluogo. Unico a fare capolino, ma soltanto alla fine, il suo vice Esposito. Il nuovo esecutivo è composto, oltre che dallo stesso Abramo, da nove assessori. Vicesindaco è Sinibaldo Esposito, che avrà la delega alla Cultura. Il tecnico Vincenzo Belmonte, ex dirigente del Comune, si occuperà di lavori pubblici, mentre l’Urbanistica è affidata a Stefania Lo Giudice. Per i settori Traffico e Personale è nominato Massimo Lomonaco e per la Pubblica Istruzione Patrizia Carrozza, tecnico che lavora nell’Ufficio di gabinetto del Ministro della Pubblica istruzione.
Caterina Salerno si occuperà di Politiche sociali, mentre il Turismo è affidato a Domenico Concolino. Alla Sanità la dirigente dell’Asp e del 118 Rosanna Rizzuto (tecnico) ed al Bilancio Filippo Mancuso. Il sindaco Abramo trattiene per sè, tra le altre, le deleghe relative alle società partecipate, ai rapporti con le istituzioni e l’università e all’area metropolitana. Sul piano politico, bottino pieno fa l’assessore regionale Piero Aiello con tre postazioni (Esposito, Lo Giudice e Mancuso). Abramo spariglia le carte sul Pdl, dove nelle ultime ore erano spuntate le note più dolenti, con una contrapposizione esplosa fra il primo e il secondo degli eletti, ovvero Mimmo Tallini e Sergio Costanzo. Ed è proprio per non rimanere imbrigliato nelle logiche della politica – con il pieno sostegno del governatore Giuseppe Scopelliti – che Sergio Abramo decide di giocare d’attacco e anticipare i tempi di nomina della Giunta, tirando fuori dal cilindro per l’area Pdl i nomi di Patrizia Carrozza, esperta di politiche culturali e realtà scolastiche, nell’ufficio di Gabinetto del ministro alla Pubblica istruzione Francesco Profumo, con un passato nel Nuovo Psi di Saverio Zavettieri, e di Vincenzo Belmonte, dirigente storico del Comune da un anno in pensione e memoria praticamente di oltre trent’anni di vita amministrativa. Per la sua lista, invece, Abramo sceglie Caterina Salerno, collaudata esperienza per le Politiche sociali. esterno e donna anche per la lista Scopelliti con Rosanna Rizzuto. «La città ed io – spiega Abramo – abbiamo bisogno in questo momento di avere una squadra per poter lavorare al meglio. Fino ad ora ho lavorato da solo, ma i problemi sono tali e tanti che c’è bisogno di poter contare su una squadra e questa risponde alle esigenze della città».
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