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LAMEZIA TERME – Il coordinamento regionale del Pdl Calabria ha approvato all’unanimità le relazioni del coordinatore regionale Giuseppe Scopelliti e del suo vicario Antonio Gentile. A conclusione dei lavori è stato approvato un documento. «I risultati delle elezioni amministrative 2012 in Calabria – si legge nel documento – confermano il trend positivo che il centro-destra registra nella nostra regione. Oggi, infatti, oltre alla guida della regione stessa, è il centro-destra ad amministrare quattro dei cinque capoluoghi di provincia e tre amministrazioni provinciali. Il risultato ottenuto anche in questo turno elettorale ed in attesa dei ballottaggi che vedono i candidati del centrodestra nettamente in vantaggio, appaiono ancor più rilevanti rispetto al difficile momento economico-sociale che investe l’Italia. Nonostante il clima nazionale non favorevole, gli elettori calabresi hanno ben compreso il serio e minuzioso lavoro di risanamento e di rigore impostato dalla Giunta Scopelliti, soprattutto nei settori della sanità, dei fondi comunitari e delle infrastrutture, ed hanno perciò premiato il Pdl a Catanzaro e in tutta la Calabria».  

«La strategia politica del Pdl però – prosegue il documento del Pdl – si pone altri obiettivi: il primo riguarda la ricerca di equilibrio tra la necessità di costruzione di una nuova classe dirigente e quella rappresentata dal mantenimento delle esperienze consolidate trasformandolo in termini di competenza e professionalità. La seconda linea direttrice su cui il Pdl intende intende muoversi è quella di aggregare in tutte le sedi formule politiche simili a quella che guida la Regione Calabria. È questa la formula politica che a nostro parere occorrerebbe perseguire anche a livello nazionale, al fine di ottenere la vittoria anche alle prossime elezioni politiche. Pertanto il Pdl ha cercato, in tutti i comuni, soprattutto quelli sopra i quindicimila abitanti dove sono presenti i simboli di partito, di costruire una coalizione che, oltre il Pdl, aggregasse l’Udc, l’Api e tutte le forze moderate presenti sul territorio in grado di costituire non solo un cartello elettorale, ma anche una seria proposta di governo. La vittoria limpida ottenuta dal Pdl nel capoluogo di regione e che ha fatto registrare uno scarto di circa 5000 voti dal candidato di centro-sinistra non può essere inficiata da un clima sgradevole, alimentato da settori della sinistra che, probabilmente, attraverso la tecnica della confusione, vogliono rimediare alle loro ripetute sconfitte in Calabria. Ciò non toglie che la chiarezza sul voto di Catanzaro è stata per prima rivendicata da tutto il gruppo dirigente regionale del Pdl, al fine di dare ancora più valenza e rilevanza alla vittoria di Sergio Abramo. Infine, consapevole e soddisfatto del risultato raggiunto – conclude il documento – il Pdl auspica che la strategia generale politica adottata in Calabria possa costituire un modello da esportare anche a livello nazionale, dove solo l’aggregazione delle forze moderate può portare alla vittoria delle future competizioni elettorali ed alla governabilità dell’Italia».

Prima dell’inizio dei lavori, il presidente Scopelliti, dialogando con i giornalisti aveva detto che «la Calabria dal 2010 ed anche nelle elezioni del 2011, come queste del 2012, conferma il gradimento verso le scelte di una classe dirigente, che è quella del centrodestra, che mostra equilibrio, che dimostra di mettere in campo la stagione del rigore, delle scelte coraggiose». Secondo il governatore, «la Calabria rappresenta un modello ed un laboratorio per nuove alleanze e, quindi, anche a nostro giudizio un modello proponibile per il futuro del Paese».   

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