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ROMA – La Coldiretti rilancia l’allarme sul batterio della xylella che dopo aver devastato le piantagioni di ulivi della Puglia si avvicina al ritmo di 2 chilometri al giorno al resto del Mezzogiorno compresa, ovviamente, la Calabria.
L’allarme era già stato lanciato lo scorso marzo (LEGGI LA NOTIZIA) ma adesso nuovamente la Coldiretti ribadisce il rischio, che riguarda l’intero Mezzogiorno d’Italia dalla Basilicata alla Calabria, dalla Campania al Molise, nel commentare l’allarme dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulla Xylella fastidiosa che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo.
Sotto accusa le responsabilità regionali e anche comunitarie a partire , sottolinea la Coldiretti, dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam.
Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia, sottolinea Coldiretti, si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli, in provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’ambiente, l’economia e sull’occupazione.
Il conto dei danni causati dalla Xylella in Italia è salito secondo la Coldiretti a 1,2 miliardi di euro, per colpa di errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio mentre si assiste a giorni alterni a malcelati tentativi di mettere sullo stesso piano i fatti raccontati dai ricercatori, con complotti utili a bloccare le attività di contenimento e le farneticazioni su miracolose guarigioni mai dimostrate da parte di personaggi in continua ricerca di autore che vivono di bugie e falsità.
Un atteggiamento che «ha impedito l’applicazione delle necessarie misure di contenimento e che, ricorda Coldiretti, è costato all’Italia l’apertura nel 2016 di una procedura d`infrazione da parte dell’Unione Europea che ha portato al deferimento alla Corte di Giustizia Ue. Ma ora – continua la Coldiretti – si attende un cambio di passo con l’importante approvazione in Parlamento del Decreto emergenze, profondamente modificato rispetto all’impostazione iniziale, per sostenere gli agricoltori colpiti dell’area infetta che vogliono soltanto avere la libertà di espiantare, reimpiantare e non morire di Xylella e burocrazia, anche grazie all’individuazione di varietà resistenti come il Leccino».
Lunedì 20 maggio il presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini ed il Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio sorvoleranno in elicottero l’area infetta da Xylella, per verificare dall’alto la strage di ulivi che ha cambiato il volto e il paesaggio del Salento e pianificare gli interventi necessari a superare l’emergenza.
Il sopralluogo aereo partirà dall’aeroporto di Brindisi alle ore 10,45 e terminerà a Lecce, dove la delegazione di Coldiretti accompagnerà il Ministro Centinaio alla grande assemblea di agricoltori che si terrà in città alle ore 12,00 presso il Teatro Politeama Greco
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