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Mimmo Lucano con il padre

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RIACE (REGGIO CALABRIA) – Un appello di due pagine lanciato dal Comitato Undici Giugno per chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di consentire a Mimmo Lucano di vedere il padre in fin di vita. Nella lettera l’associazione nata in supporto all’ex sindaco di Riace dopo l’inizio dell’inchiesta della Procura di Locri, si evidenzia che si tratta di una «mostruosità giuridica» che impedisce a Domenico Lucano di poter star vicino al padre 93enne in fin di vita. «Solo il Presidente – ha scritto il comitato – per via dei suoi poteri, può intervenire nel merito della nostra causa», con il comitato che ha specificato le condizioni del padre di Lucano in netto peggioramento.

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«Il papà di Mimmo – prosegue l’appello – sta consumando gli ultimi giorni della sua vita. Dopo il calvario di quest’ultimo anno, pensiamo che abbiano diritto, tutti e due, di salutarsi con serenità dentro le mura della loro casa». Sui social circola anche una petizione a sostegno di questo appello, con una raccolta firme che ha già diverse sottoscrizioni. 

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Mimmo Lucano è coinvolto nell’inchiesta sulla gestione dei fondi per i migranti ospitati a Riace. Dopo l’allontamento disposto dal giudice, l’ex sindaco è tornato nel suo paese solo durante la scorsa campagna elettorale, in cui Lucano era candidato alla carica di consigliere. Lo stesso Lucano vive a Caulonia dallo scorso mese di ottobre, nonostante una sentenza della Cassazione abbia cancellato il divieto di dimora a Riace, dal momento che i giudici di Reggio Calabria hanno emesso un nuovo provvedimento su cui presto dovrà pronunciarsi la Suprema Corte.

 

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