3 minuti per la lettura
SALERNO – E’ stato trovato morto in un burrone Simon Gautier, il giovane escursionista francese disperso nei giorni scorsi nel Cilento. Il corpo dell’escursionista è stato individuato dagli uomini del soccorso alpino in una zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di san Giovanni a Piro, in provincia di Salerno. Alcune tracce di sangue. Era l’unica novità nelle ricerche del giovane di 27 anni disperso da nove giorni nel Golfo di Policastro durante un’escursione. Il sangue, ritrovato in prossimità della spiaggia della Molara di Scario. Erano arrivati anche l’ambasciatore di Francia a Roma, Christian Masset ed il padre di Simon. In mattinata, a Salerno, il prefetto Francesco Rosso aveva incontrato il diplomatico per fare un punto di situazione. Rosso ha sottolineato il massiccio spiegamento di forze in campo con il coinvolgimento di unità di personale specializzato dei Vigili del fuoco e del Soccorso Alpino. Le ricerche si svolgevano su un territorio con molte asperità in cui sono presenti numerosi dirupi ed inghiottitoi. Sono stati utilizzati anche i cani molecolari, addestrati per muoversi in territori montani. Controlli dall’alto anche con elicotteri e droni. Alle ricerche partecipavano da giorni anche volontari della Protezione civile ed una ventina di amici di Simon, giunti dalla Francia. A dare l’allarme era stato proprio l’escursionista francese con una telefonata al 118, venerdì 9 agosto verso le nove del mattino. Simon aveva chiesto aiuto dicendo di essere ferito alle gambe per essere caduto in un dirupo. «Mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte», dice il giovane, che dice di non sapere dove si trova e chiede di essere localizzato. «Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?», gli domanda l’operatore del 118. «In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo». 118: «Lei è caduto in una scarpata o in pianura?». «No, in scarpata, mi potete aiutare?». Da quanto ricostruito, il 27enne, giovedì 8 agosto, dopo essere giunto in treno alla stazione ferroviaria di Policastro, avrebbe dormito in tenda sulla spiaggia di Scario. Avrebbe, poi, spento il proprio cellulare durante la notte per riaccenderlo intorno alle 6 e mezzo del mattino, quando, presumibilmente, ha iniziato il suo percorso escursionistico, diretto da Policastro a Napoli. Ciò è stato confermato dalla madre di Simon, Delfina Godard, tramite il sito di informazione on line «Trekking tv” del Golfo di Policastro. «Ringrazio – ha detto la signora Gautier – chi é intervenuto immediatamente. Simon prima di partire ha lasciato una mappa del percorso, ma non so se mio figlio ha cambiato idea ed ha preso un altro percorso». La vicenda ha suscitato emozione nell’Golfo di Policastro. In serata a Scario si è svolta una veglia di preghiera. Simon Gautier viveva a Roma e frequentava un dottorato in Storia dell’arte, dopo essersi laureato alla Sorbona. Era un appassionato di escursionismo e non era la prima volta che si cimenta in imprese del genere.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA