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AVELLINO- I penitenziari irpini sono in una situazione critica non solo per il sovraffollamento ma anche sul fronte dell’assistenza sanitaria e per quello che riguarda il carcere di Bellizzi Irpino, anche dal punto di vista strutturale. E’ la fotografia esatta di quanto denunciato nelle ultime settimane che è stata descritta ieri dal Garante Regionale per le persone detenute, Samuele Ciambriello, che ha svolto un’ispezione nei penitenziari della provincia di Avellino. Il problema più grave resta sempre quello storicamente determinato dal sovraffollamento. Per capienza, infatti, ci sono nei penitenziari di Avellino, Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi, in totale 250 detenuti in più. La sanità in carcere nelle ultime settimane è stata tra le questioni maggiormente evidenziate per la loro drammaticità. Le omissioni sul fronte sanitario riguardano in particolare l’organizzazione del personale. Psicologi e psichiatri, figure che sono necessarie almeno per il trenta per cento della popolazione carceraria, mancano o sono impiegate solo per pochi giorni. Senza parlare delle lungaggini per visite specialistiche. Una sanità in carcere da riorganizzare, quella che ormai da dieci anni è in mano alla Regione Campania. E per la sezione femminile del carcere di Bellizzi il Garante ha chiesto un intervento di ristrutturatzione.
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