1 minuto per la lettura
VIBO VALENTIA – Primi effetti della recente sentenza della Suprema corte di Cassazione nell’ambito del processo “Genesi” durato ben 19 anni (LEGGI LA NOTIZIA).
I fratelli Diego e Francesco Mancuso sono stati infatti tradotti nel penitenziario a seguito dell’ordine di carcerazione emesso per la condanna a sei anni che hanno riportato nel procedimento penale a loro carico.
Il primo provvedimento è stato notificato a Diego Mancuso (LEGGI LA RECENTE DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO SUL CAMBIOVITA DI DIEGO MANCUSO) mentre Francesco, alias “Tabacco”, si è presentato volontariamente – fa sapere uno dei suoi legali di fiducia, l’avvocato Francesco Schimio – presso la caserma dei carabinieri per la notifica dell’atto e la contestuale tradizione presso il penitenziario.
Condannati anche Nazzareno Prostamo (13 anni), Nicola Zungri e Giuseppe Santaguida (entrambi a 6 anni).
Annullamento senza rinvio (di fatto un’assoluzione) per prescrizione, infine, per Pantaleone Mancuso “L’ingegnere”.
L’operazione antimafia “Genesi”, coordinata dall’allora pm della Dda, Luciano D’Agostino, era scattata nell’agosto del 2000 e agli imputati, oltre 40 originariamente, venivano contestati a vario titolo i reati di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, usura, estorsioni, rapine, detenzione di armi.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA