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Pranzo a Napoli per 400 poveri ed il coinvolgimento di 300 volontari nella Basilica dei SS.
Severino e Sossio nel centro storico: è il Natale di solidarietà della Comunità di Sant’Egidio. Anziani soli, senza fissa dimora, profughi, disabili, rom, mendicanti e gente che vive in solitudine hanno trovato una famiglia più larga. “E così la grande chiesa è diventata la grotta di Betlemme dove tanti feriti della vita hanno trovato rifugio e il calore dell’amicizia dei volontari” dice Antonio Mattone, portavoce della Comunità. “Il Natale ci parla di una famiglia che non ha trovato posto e noi vogliamo pensare a tutti quelli che non hanno posto nella nostra città – aggiunge – I poveri sono sempre più in aumento ma sono davvero poche le risposte che vengono fornite a chi vive un momento difficile”. Al pranzo, anche quest’anno, ha partecipato il cardinale Crescenzio Sepe.
Oggi ci sono stati altri pranzi in città e nella regione. In tutto più di 1000 poveri in 11 eventi.
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