Il vertice in Prefettura a Catanzaro
2 minuti per la letturaCATANZARO – «Avere sedi individuate preventivamente, strutturate e già operative immediatamente in caso di emergenza è fondamentale per dare una risposta immediata alla popolazione». Lo ha affermato il capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, che questa mattina, nella prefettura di Catanzaro, ha presieduto un vertice sulla proposta di rivisitazione dei Centri operativi misti.
Al vertice hanno partecipato, tra gli altri, i prefetti delle cinque province della Regione: Francesca Ferrandino (Catanzaro), Paola Galeone (Cosenza), Fernando Guida (Crotone), Michele di Bari (Reggio Calabria) e Giuseppe Gualtieri (Vibo Valentia); il vicepresidente della Regione, Francesco Russo, il direttore generale della Protezione civile regionale, Domenico Pallaria, e il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Marco Ghimenti.
LA VIDEO INTERVISTA AD ANGELO BORRELLI
«Siamo partiti dalla Calabria – ha spiegato Borrelli – facendo anche un progetto europeo di standardizzazione della macchina della gestione dei soccorsi e della prevenzione. I Centri operativi misti, ovviamente, saranno i luoghi di coordinamento. La scorsa settimana è stato varato il piano straordinario dal governo, che ha stanziato risorse adeguate anche per gi interventi di prevenzione strutturale. Bisogna sempre lavorare – ha sostenuto il capo della Protezione civile – sulla prevenzione, bisogna investire sulla manutenzione del territorio e ovviamente lavorare sulla macchina organizzativa, ed è quello che stiamo facendo oggi in Calabria. Ringrazio la Regione, i prefetti della Calabria e i Vigili del fuoco perché – ha aggiunto Borrelli – stanno portando avanti in questa regione questa opera di organizzazione e di efficientamento di una macchina che speriamo di non dover mai mettere in campo».
Secondo il capo della Protezione civile, inoltre, «la condizione per restituire un’efficace informazione di allerta ai cittadini è partire dai Piani comunali di protezione civile, anche se il nostro obiettivo è avere piani territoriali e di ambito e di migliorare il sistema di allertamento con una sorta di auto-apprendimento che – ha affermato Borrelli – restituisca un’informazione puntuale ai cittadini».
A sua volta, il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, ha rimarcato «l’importanza di questo incontro, perché il nostro primo obiettivo è dare un servizio ai territori e la protezione civile e la tutela dei territori passano in primo luogo dalla riorganizzazione dei Centri operativi misti, che sono uno dei pilastri su cui si poggia la gestione delle emergenze».
A parere del prefetto di Catanzaro, inoltre, «la Calabria è un territorio particolare perché esposto a molti rischi, e sotto questo aspetto stiamo lavorando in stretta sinergia con la Protezione Civile nazionale e regionale e con tutti i prefetture perché non si può ragionare in termini di circoscrizioni territoriali. Per questo la rivisitazione dei Centri operativi misti costituisce uno strumento strategico, e la Calabria – ha concluso Ferrandino – è la prima regione che sta affrontando un tema così importante. Oggi facciamo un lavoro preparatorio per poi coinvolgere e sostenere anche i sindaci, che sono i primi avamposti della protezione civile».
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