1 minuto per la lettura
Una vera e propria strage a Skopje nella Macedonia del nord dove un incendio divampato in una discoteca ha causato almeno 50 morti
SKOPJE (MACEDONIA DEL NORD) – È di almeno 59 morti e 155 feriti il bilancio dell’incendio nella discoteca di Kocani, scoppiato ieri sera nella città della Macedonia del Nord a causa di alcuni fuochi d’artificio presenti sul palco che hanno provocato l’incendio del tetto della struttura, con le fiamme che si sono poi propagate rapidamente, secondo le informazioni a disposizione delle autorità. Al momento sono 35 le persone identificate fra quelle decedute.
Sembra che sul luogo dell’incidente fossero presenti circa 1.500 persone che si erano date appuntamento per assistere al concerto. Intanto a causa della tragedia verificatasi, l’Sdsm ha rinviato le elezioni interne al partito per il suo presidente. Le organizzazioni comunali del partito saranno impegnate ad aiutare le persone colpite dall’incendio. L’ospedale Acibadem Sistina ha annunciato che metterà a disposizione tutte le sue risorse per il trasporto e l’accoglienza dei feriti del tragico incidente di Kocani.
Il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, ha espresso le condoglianze alla presidente della Repubblica della Macedonia del Nord, Gordana Siljanovska-Davkova, per la tragedia di Kocani. “Ho proposto, a nome della Serbia, e il presidente della Macedonia del Nord ha accettato, di inviare elicotteri e altri veicoli per il trasporto sanitario, team medici, nonché di accogliere un gran numero di feriti nella tragedia di Kocani negli ospedali in Serbia”, ha detto. Anche il primo ministro albanese, Edi Rama, ha espresso le sue condoglianze per la grande tragedia nella Macedonia del Nord e si è dichiarato pronto a fornire tutta l’assistenza necessaria. Anche Grecia e Bulgaria hanno offerto pieno sostegno.
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA