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Il carcere di Cosenza

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COSENZA – Ennesima aggressione ad un agente di Polizia penitenzaria in Calabria, nella tarda serata di ieri un detenuto italiano ristretto nel circuito alta sicurezza della casa circondariale di Cosenza ha aggredito un assistente capo della Polizia penitenziaria che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale, dove hanno certificato una prognosi di 15 giorni.

A denunciare la vicenda sono stati Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.

«L’episodio – affermano i sindacalisti – è avvenuto al rientro del detenuto in sezione dopo essere stato sottoposto ad una visita medica. Sembra, tra l’altro, che il soggetto, già in precedenza, era stato segnalato per comportamenti ‘scorretti’, ma nessuna iniziativa era stata assunta dall’Amministrazione. Nella casa circondariale di Cosenza, al 30 settembre scorso, erano ristretti 243 detenuti su 218 posti regolamentari e la mancanza di personale determina l’impiego di una sola unità per coprire più posti di servizio. Il Sappe – ricordano i sindacalisti – per dire basta alle aggressioni a danno dei poliziotti penitenziari, ha indetto una serie di manifestazioni e dopo quelle di Napoli, Firenze, Milano, domani manifesterà a Torino e poi ancora il 18 a Taranto ed il 25 a Palermo. Altre manifestazioni sono in programma a novembre e si concluderanno con una manifestazione nazionale il 22 davanti al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria».

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