Il vertice nella Prefettura di Catanzaro
3 minuti per la letturaCATANZARO – La Protezione civile calabrese sta effettuando una serie di «sgomberi cautelativi» per mettere al sicuro i cittadini che abitano vicino a «corsi d’acqua e fiumare che con le piogge torrenziali delle ultime ore si sono gonfiati all’inverosimile». Lo ha detto Carlo Tansi, capo della Protezione civile della Regione Calabria, che sta coordinando le operazioni di soccorso dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione.
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«Al momento – spiega Tansi – qualche centinaio di persone è fuori casa, ma la situazione cambia continuamente. Potranno fare rientro nelle loro abitazioni quando la situazione sarà tornata alla normalità”. Nelle prossime ore ci si aspetta una nuova ondata temporalesca, soprattutto nel Crotonese e nel Catanzarese. “Abbiamo emesso una nuova allerta rossa per il versante ionico – dice Tansi – e sicuramente ci saranno delle nuove criticità».
Proprio per fare il punto sulla situazione, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha presieduto a Catanzaro un vertice con il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed i prefetti di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, alla presenza del comandante regionale dei vigili del fuoco, accompagnato dai Comandanti provinciali del Corpo ed i vertici delle forze dell’ordine delle province interessate.
Il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, ha presieduto un vertice a Catanzaro ed ha stoppato sul nascere ogni polemica (GUARDA IL VIDEO).
Borrelli ha spiegato: «C’era un’allerta meteo e quello che è accaduto era tutto previsto purtroppo. Quello che non era previsto, invece, era la reazione del territorio e della gente».
«Ci dispiace per la signora e per i bambini che si sono trovati in mezzo a questa ondata di acqua e hanno perso la vita», ha aggiunto Borrelli che ha invitato la popolazione a «essere più attenta e evitare di mettersi in movimento» anche nelle prossime ore. Il capo della Protezione civile ha ricordato che domani è prevista ancora “l’allerta rossa” sulla Puglia settentrionale, in particolare sulla provincia di Taranto. «Chiediamo a tutti la massima prudenza e di informarsi prima di mettersi in viaggio», è il suo appello.
Intanto, Coldiretti Calabria ha evidenziato i danni per il comparto: «Al momento da un primo monitoraggio sugli effetti delle bombe d’acqua e nubifragi è andata letteralmente persa la coltivazione del finocchio nel crotonese; vi è l’allagamento di agrumeti e uliveti che si registra un pò dappertutto, un ulteriore colpo alla già scarsa produzione olivicola di quest’anno».
Molti gli attestati di solidarietà e vicinanza espressi nei confronti della Calabria. Il vicepremier Luigi Di Maio in un video postato su Facebook afferma: «Un caro saluto va a tutti i cittadini calabresi e alle famiglie delle vittime di questa sciagura. Spero che molto presto si possa evitare di morire per la pioggia, dovremo fare tanti investimenti che si dovevano fare tanti anni fa: cercheremo di recuperare 15 anni di ritardo in qualche anno. Ho sentito il presidente Conte che sta seguendo la vicenda, siamo tutti vicini alla Calabria e alle amministrazioni locali».
Il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha sostenuto: «Nel 2018 non possiamo più permetterci che persone muoiano per colpa del cattivo tempo. Servono interventi strutturali, per prevenire anziché ricostruire. Un pensiero a tutti i calabresi colpiti da questo tremendo nubifragio e una preghiera».
Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha affermato: «Genova è vicina alla popolazione della Calabria, in queste ore flagellata dal maltempo. Superiamo ogni difficoltà che le emergenze ci mettono davanti, senza arrendersi mai». Con lui anche il presidente della Regione Liguria, Toti.
Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha detto: «Seguo con preoccupazione l’evolversi della situazione in Calabria ed esprimo sentito cordoglio per le vittime. La grande opera di manutenzione del territorio e delle infrastrutture che il Governo sta avviando serve anche a ridurre danni e disagi degli eventi meteo più gravi».
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