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Per il caso dei due fratellini maltrattati, ricoverati in ospedale a Cosenza, si attende l’interrogatorio del compagno della madre


Il telefonino i carabinieri glielo avevano già sequestrato prima dell’arresto e da venerdì scorso, per il compagno della mamma dei due fratellini ricoverati a Cosenza con fratture ed ecchimosi, si sono aperte anche le porte del carcere di Paola. Per il pm della Procura della cittadina tirrenica, potrebbe reiterare il reato. L’uomo, che era agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta “Affari di famiglia” coordinata dalla Dda di Catanzaro, risultava indagato insieme alla sua donna e alla madre di lei, per violenze e maltrattamenti gravi su minori, due bambini di 2 e 4 anni, ancora ricoverati all’Annunziata di Cosenza.

BIMBI MALTRATTATI, LE TESTIMONIANZE DEL PADRE BIOLOGICO E DELLA NONNA


A tradirlo sarebbero state le testimonianze del padre biologico dei piccoli e della madre di lui, che avrebbero raccontato a investigatori e inquirenti di confidenze ricevute e di segni visibili sul corpo dei bambini che non lasciavano alcun dubbio sul fatto che venissero maltrattati.
Sarebbe stata la madre dei bambini a confidarsi con l’ex compagno e a raccontargli che l’uomo aveva usato violenza sia su di lei che sui loro figli.

Ma la testimonianza più densa di significato è sicuramente quella della nonna paterna dei bambini che aveva notato i segni inequivocabili delle violenze sul corpo dei nipoti e temendo il peggio li aveva addirittura fotografati perché ne restasse traccia. La donna avrebbe anche riferito che il più piccolo dei fratellini quando doveva ritornare a casa manifestava un certo timore e le chiedeva di poter restare da lei ma la giovane mamma non glielo consentiva.

LA NONNA LAMENTAVA METODI TROPPO PERMISSIVI DELLA MADRE

La stessa che, secondo i gip, insieme alla madre, entrambe raggiunte da un’ordinanza di allontanamento dai minori, non solo non avrebbero sottratto i loro bambini alle violenze dell’uomo, ma continuano a sostenere che le fratture e tutti gli altri danni fisici riscontrati dai medici del reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale sui loro piccoli, altro non sono se non le conseguenze di cadute accidentali determinate dalla loro eccessiva vivacità. Una tesi – questa – a cui non credono i magistrati della Procura di Paola.

La nonna materna, in particolare, si lamentava dei metodi troppi permissivi della figlia nei confronti dei suoi bambini e la spronava ad essere più incisiva.

LUNEDÌ INTERROGATORIO DEL COMPAGNO DELLA MADRE

È l’avvocato Pasquale Filippelli del foro di Cosenza ad avere assunto la difesa dell’uomo finito in carcere che lunedì 10 febbraio sarà sottoposto ad interrogatorio. Il legale ha dichiarato di non avere ancora in mano gli elementi necessari per valutare la reale gravità delle accuse che vengono mosse al suo assistito.

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