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Sono tre gli episodi che si sono susseguiti nello spazio di poche ore nel corso della notte tra il 6 e il 7 febbraio scorso tre intimidazioni nell’hinterland Cosentino, indagini a tutto campo


NOTTE di paura, quella tra il 6 e il 7 febbraio, tra Cosenza e provincia. Tre gli episodi criminali che hanno turbato il sonno dei residenti nella città bruzia e nel vicino Comune di Mendicino messi a segno dai malviventi in poche ore. A Cosenza, intorno all’una, un forte boato è stato udito in via Caloprese, nel pieno centro cittadino: una bomba carta è stata fatta esplodere nei pressi di un locale che, a breve, avrebbe dovuto ospitare una rivendita di auto, danneggiando la serranda e parte dell’ambiente interno. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura, che hanno immediatamente dato il via alle indagini. Per fortuna solo tanto spavento, ma nessuno è rimasto ferito. Il tratto di strada è stato interdetto al traffico per alcune ore, per poi riprendere regolarmente.

INTIMIDAZIONI NEL COSENTINO, DOPO COSENZA ANCHE MENDICINO

Quasi in contemporanea, un fatto analogo si è verificato a Mendicino, dove una bottiglietta e dei proiettili sono stati rinvenuti, anche stavolta, nelle immediate vicinanze di una concessionaria di auto. Qui, a seguire gli sviluppi investigativi del caso, i carabinieri, intervenuti per effettuare i primi rilievi. Ancora, a Cosenza, in via Popilia, lo stesso “messaggio” è stato recapitato al cantiere di una palazzina in costruzione ma, in quest’ultimo caso, non risulta che sia stata presentata denuncia. Gli inquirenti ne sono certi: si tratta di tre chiare intimidazioni, presumibilmente rivolte ai titolari delle attività. E l’ipotesi più accreditata, al momento, è che ad agire sia stata un’unica mano criminale. Indagini in corso, quindi, a tutto campo da parte delle forze dell’ordine, per dare un volto e stringere il cerchio intorno ai responsabili.

LOIZZO: «INQUIETANTE L’ESPLOSIONE DELL’ORDIGNO»

Sull’episodio di via Caloprese, quello che per primo è balzato alle cronache, è intervenuta la deputata della Lega Simona Loizzo, che ha definito «inquietante» l’esplosione dell’ordigno: «Confidiamo che si faccia luce su quanto accaduto e riconfermiamo tutta la nostra stima e fiducia negli organismi inquirenti. La difesa della legalità – ha affermato l’esponente del Carroccio in una nota – è un caposaldo e non è derogabile. Le forze dell’ordine hanno più volte dimostrato la loro efficienza ma è indubbio che fatti del genere non debbano accadere e che siano necessari tutti gli anticorpi possibili da parte della società civile. Cosenza è una città civile che rifiuta qualsiasi atto violento».

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