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Da sempre gli italiani hanno portato in giro per il mondo il loro ingegno e la loro creatività. In tutti i campi, compreso ovviamente quello dell’auto. Ma l’Italia non è solo il Paese dove sono nati marchi come Ferrari, Lamborghini, Maserati, Bugatti, Lancia, Alfa Romeo. L’Italia ha dato i natali a una schiera di geni senza i quali oggi l’auto non sarebbe quella che è. Ecco dunque la lista delle 10 invenzioni, tutte rigorosamente Made in Italy, che hanno cambiato la  storia dell’automobile.    

1. Il motore a scoppio

Era il 1853 quando due ingegneri italiani originari di Lucca, Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, inventarono il primo, rudimentale motore a scoppio. Tutto avvenne presso le Officine della Stazione ferroviaria Maria Antonia, dove oggi si trova Santa Maria Novella.

2. Il freno a pedale

Le prime automobili avevano il freno che si azionava tramite una leva, un po’ come accade oggi con il freno a mano. Fu la Fiat nel 1899 ad introdurre il primo freno a pedale a bordo di un sua vettura, per la precisione la 3 ½ HP. Da allora, tutti fecero lo stesso. 

3. Il primo impianto elettrico

Il primo impianto elettrico della storia fu montato nel 1913 a bordo della Lancia Theta (nella foto in alto). Il bisnonno di tutti i moderni impianti disponeva di 6 volt grazie ai quali era possibile generare energia utile ad illuminare la strumentazione, a far funzionare i gruppi ottici anteriori e posteriori e perfino a far suonare il clacson. 

4. I fari a LED

A proposito di gruppi ottici. Con un balzo del tempo di quasi cento anni, è stata l’azienda italiana Magneti Marelli nel 2002 a rendere possibile il debutto a bordo della Lancia Thesis (nella foto in alto) dei fari a LED, attualmente utilizzati da tutti i costruttori di automobili.  

5. Il cambio automatico

Facciamo un passo indietro. E’ il 1932 quando un ingegnere originario di Città della Pieve, Elio Trenta, registra presso il Ministero delle Corporazioni il primo brevetto di cambio automatico. Elio Trenta aveva solo 20 anni, e dopo averla proposta senza successo alla Fiat lasciò che la sua invenzione finisse nell’oblio. Nel 1939 l’americana Oldmobile iniziò a montare il celebre Hydramatic sulle proprie auto, una trasmissione automatica che in breve tempo spopolò per la sua grande facilità di utilizzo. Ma nessuno potrà mai sottrarre la paternità dell’invenzione a quel giovanissimo ingegnere umbro, che fra l’altro morì anche molto precocemente nel 1934. 

6. La Monovolume

Se alla Fiat va in qualche modo imputata la colpa di non aver colto l’invenzione di Elio Trenta, non le si può disconoscere la paternità della prima monovolume. L’idea della 600 Multipla era questa: piazzare 6 passeggeri in tre file di sedili, e se l’ultima fila non serve perché i passeggeri solo solo 4, offrire la possibilità di rimuoverla a vantaggio dello spazio per i bagagli. Risultato? La vettura fu venduta in 240.000 esemplari durante i suoi 11 anni di vita, dal 1956 e il 1967.

7. La trazione anteriore

Oggi la trazione anteriore la adottano praticamente tutte le auto, tranne qualche sportiva. Ma in realtà fu la Lancia Flavia nel 1960 la prima vettura a utilizzare l’azione del motore sulle ruote anteriori e non posteriori. La Lancia Flavia, che fu prodotta fino al 1971, fu anche  la prima auto di serie ad avere 4 freni a disco. 

8. Il sistema Start & Stop

Il suo nome originario era: “spegnimento automatico del propulsore”. Fu la Fiat Regata Energy Saving ad adottarlo per la prima volta nel 1983. Il sistema si chiamava “Citymatic” ed era capace di spegnere automaticamente il motore tutte le volte che l’auto si fermava.

9. L’iniezione diretta sul turbo diesel

Ancora Fiat. Siamo nel 1988 quando la casa del Lingotto realizza il suo primo motore turbo diesel con iniezione diretta e lo piazza sotto il cofano della la Croma TDI, con ottimi risultati sia nelle prestazioni che nei consumi.

10. Il common rail

Chiudiamo questa lista con un’ultima invenzione. Negli anni ‘90 il Centro Ricerche Fiat di Orbassano sviluppò una tecnologia di iniezione elettronica per i motori a gasolio, cedendo però alla Bosch i diritti. Bosch dal canto suo ne completò la messa a punto, fino a quando nel 1997 il common rail fu pronto per debuttare a bordo della Alfa Romeo 156 1.9 Jtd. 

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