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Ex Ilva, 839 milioni per le attività di bonifica e decontaminazione. Per il futuro, sono previsti ulteriori 119 milioni di euro.
TARANTO – Dei 1,164 miliardi di euro provenienti dall’accordo transattivo con la famiglia Riva, 839 milioni sono già stati utilizzati per le attività di bonifica e decontaminazione dell’ex Ilva. Lo ha riferito Daniela Savi, membro della terna commissariale di Ilva in Amministrazione Straordinaria, durante le audizioni in Commissione Industria del Senato sul decreto legge 3/2025, che punta a garantire la continuità produttiva e occupazionale del colosso siderurgico.
Dei fondi impiegati, 410 milioni sono stati destinati specificamente a interventi di bonifica all’interno dello stabilimento e alla decontaminazione delle aree esterne escluse dalla competenza diretta di Ilva. «Alcuni di questi interventi sono ancora in attesa dell’esito dei processi autorizzativi», ha sottolineato Savi, evidenziando come la burocrazia rallenti l’avanzamento di alcune operazioni.
Utilizzati ulteriori 325 milioni per attività specifiche. 206 milioni concentrati sulla decontaminazione interna dello stabilimento e il resto per la bonifica delle aree esterne. Le risorse sono state anche impiegate in interventi ambientali più ampi, anticipi per garanzie finanziarie a favore della Provincia di Taranto e della Regione Puglia, oltre a impieghi collaterali legati alla gestione dei rifiuti industriali e alla sicurezza ambientale.
Ex Ilva, 839 milioni per le attività di bonifica e decontaminazione
Negli ultimi anni, ha spiegato Savi, si è registrata un’accelerazione grazie all’approvazione di progetti esecutivi e agli impegni presi dall’affittuario dello stabilimento. Tra le attività più rilevanti in corso ci sono il completamento dell’asportazione dei fanghi, gli interventi sulla discarica dell’ex area Fintecna e sulla cava Due Mari. Tuttavia, permangono incertezze per la zona della Gravina Leucapside, in attesa degli esiti della caratterizzazione ambientale.
L’affittuario ha già proceduto allo smaltimento dei fanghi e alla gestione delle attività nell’area a caldo, alla riduzione dell’amianto, al miglioramento della gestione delle acque negli sporgenti marittimi e a interventi sulle collinette che circondano il complesso industriale.
Bonifiche da parte di Acciaierie d’Italia e attività di decontaminazione
Per il futuro, sono previsti ulteriori 119 milioni di euro. 75 milioni saranno utilizzati per le bonifiche da parte di Acciaierie d’Italia (Adi), l’attuale gestore operativo dell’impianto. 44 milioni serviranno per proseguire le attività di decontaminazione nelle aree escluse dalla competenza diretta dell’ex Ilva.
Ex Ilva, 839 milioni per bonifica e decontaminazione: nuovi fondi in arrivo
L’audizione in Senato si inserisce in un momento cruciale per l’ex Ilva. Il tema delle bonifiche si intreccia con quello della continuità produttiva e della salvaguardia occupazionale. Il decreto legge 3/2025 punta a garantire il prosieguo delle attività produttive. Le preoccupazioni restano alte tra i lavoratori e le comunità locali, che chiedono tempi certi per la bonifica e maggiore trasparenza sull’uso dei fondi.
La situazione ambientale e sanitaria di Taranto continua a essere un punto critico. Cittadini e associazioni chiedono un impegno concreto e rapido per la decontaminazione dell’area e la tutela della salute pubblica.
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