L'edificio che ospita l'aula bunker "Paglia" a Catanzaro
2 minuti per la letturaMartedì, 4 febbraio 2025, la decisione sulla richiesta di spostamento del processo d’Appello Rinascita-Scott da Catania a Catanzaro avanzata dalle camere penali calabresi. Intanto la Dda ha chiesto l’escussione di quattro pentiti
CATANIA – La trasferta in terra siciliana del processo d’Appello Rinascita-Scott, che vede imputate 236 persone, dovrebbe durare un paio di udienze. In quella di oggi, 3 febbraio 2025, presso l’aula bunker del carcere Bicocca, infatti, è andata in scena la protesta dei penalisti calabresi contro lo spostamento del maxi procedimento penale. La questione è stata affrontata dagli avvocati che hanno rilevato come le aule disponibili a Catania siano perfettamente sovrapponibili a quelle in Calabria. Anzi nell’aula Paglia di Catanzaro la situazione è anche migliore in quanto come posti a sedere sono lievemente maggiori rispetto alla casa circondariale catanese, che conta anche una quarantina di telefoni a fronte dei 14 presenti nell’aula bunker della Bicocca; a Catanzaro funzionano tutti i microfoni mentre a Catania solo tre file. E ancora, i servizi igienici.
LOCALI DELL’AULA BUNKER DI CATANIA NON IDONEI PER RINASCITA-SCOTT
Il presidente della Corte d’Appello ha fatto svolgere una ricognizione dei locali per verificare lo stato delle aule disponibili, la capienza e i servizi dalla quale è emersa una situazione non proprio congeniale. Da parte sua l’Ufficio di procura distrettuale, al netto di quelle che sono le posizioni sui maxiprocessi, quindi sulle linee generali della protesta dei penalisti, si è detto d’accordo con questi ultimi sull’aspetto specifico del trasferimento del processo.
Ad ogni modo, la Corte si è riservata la decisione, nella giornata di domani, 4 febbraio 2025, l’udienza si svolgerà regolarmente nell’aula bunker della Bicocca e, in caso di comunicazione favorevole, il processo d’Appello di Rinascita-Scott tornerà in Calabria, quindi a Catanzaro, per l’udienza successiva.
LA DDA DI CATANZARO CHIEDE DI SENTIRE QUATTRO PENTITI
Sempre nel corso dell’udienza i pm della Dda, Antonio di Bernardo e Annamaria Frustaci, hanno avanzato una serie di richieste istruttorie tra le quali spiccano le escussioni dei collaboratori di giustizia Onofrio Barbieri, Pasquale Megna, Antonio Accorinti e Francesco Fortuna, mentre la Corte presieduta da Loredana de Franco ha rigettato le richieste di astensione avanzate dagli avvocati Diddi, Barillaro, Galeota e Cianferoni per conto dei propri assistiti in relazione alla circostanza che proprio la presidente la giudice Luzzo erano stati componenti di collegio nei processi “Imponimento”, “Crisalide” e “Nemea” in cui figuravano gli stessi imputati.
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