Marcello Pittella
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Pittella replica alle polemiche sulle nomine e attacca in aula Araneo, Liuzzi e Bennardi: «Il sistema Basilicata? Esiste a Matera»
POTENZA – Bando ai “falsi moralismi” da parte del Movimento 5 stelle che a Matera si sarebbe macchiato di indicibili nefandezze per mano dell’ex sottosegretaria Mirella Liuzzi, del compagno, e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi.
L’INVETTIVA DI MARCELLO PITTELLA
È questa l’invettiva lanciata, ieri, 28 gennaio 2025, dal presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella, abbandonando per qualche minuto le vesti “super partes” conferitegli dal ruolo per ingaggiare un duro scontro verbale con la consigliera regionale M5s Alessia Araneo. Senza che altri dai banchi del centrosinistra levassero un dito per eccepire alcunché sulla postura assunta dal “loro” ex governatore.
Segnali di una certa insofferenza del presidente del Consiglio regionale, in realtà, si erano manifestati già poco prima, quando a incalzarlo era stata l’altra consigliera regionale M5s, Viviana Verri. Sull’ennesimo rinvio della discussione del disegno di legge proposto dalla minoranza per “rimediare” all’inciampo della riforma dei rimborsi spese approvata agli inizi di agosto. Un provvedimento, quest’ultimo, proposto da Pittella e inizialmente sottoscritto dalla stessa Verri, in quanto componente dell’ufficio di presidenza. Salvo prenderne le distanze quando è emerso appieno il suo contenuto.
PITTELLA, «NOI SIAMO CONTRO IL FALSO MORALISMO»
«Non abbiamo nulla da nascondere. Noi siamo contro il falso moralismo».
Così Pittella aveva difeso il rinvio della discussione.
Di qui la richiesta di intervento di Araneo, che ha rivendicato di aver denunciato nei giorni scorsi il «sistema Basilicata», commentando le ultime nomine effettuate dalla giunta regionale guidata dal governatore Vito Bardi. Inclusa quella alla guida dell’Azienda per la promozione turistica della giornalista Margherita Sarli, da anni legata sentimentalmente allo stesso Pittella.
Immediata la risposta dell’ex governatore, transitato nel centrodestra con i calendiani di Azione in occasione delle ultime elezioni regionali. Anche a causa dei contrasti con i pentastellati sulla sua candidatura a un quinto mandato in via Verrastro.
PITELLA: «NOI SIAMO GARANTISTI»
Pittella ha parlato di una «pagliuzza» a confronto della «trave nell’occhio» dei 5 stelle rappresentata da non meglio precisate condotte, a Matera, dell’ex sottosegretaria Mirella Liuzzi.
«Mentre noi siamo garantisti, lei dovrebbe vergognarsi e dovrebbe dirlo anche al suo capo giornalista là a Roma». Così il presidente del Consiglio regionale, rovesciando l’espressione «sistema Basilicata» rispetto alle misteriose malefatte di Liuzzi, dell’ex sindaco M5s di Matera, Domenico Bennardi, e del «marito della Liuzzi», nonché ex componente dello staff di Bennardi, Leonardo Rubino.
«Questa donna qui padroni non ne ha. Qualcuno mi ha anche definito un’asina ragliante, ma non ho un Caligola che mi nomini console». Questa la contro-replica di Araneo, che ha aizzato ancor più Pittella, a difesa «della professionalità delle persone».
«Qui non c’è nessun Caligola e nessun somaro da nominare». Ha tuonato l’ex governatore cogliendo il riferimento alle recenti nomine. «Sia rispettosa».
LE PAROLE DELL’EX SOTTOSEGRETARIA PENTASTELLATA LIUZZI
Ieri il Quotidiano ha contattato l’ex sottosegretaria pentastellata Liuzzi per un commento su quanto accaduto in Consiglio regionale.
«Ho sentito il presidente del Consiglio della mia Regione citarmi in assise regionale in merito al garantismo che lui applicherebbe riguardo a mie imprecisate azioni che mi interesserebbero al Comune di Matera. Il rappresentante di quello che dovrebbe essere il Consiglio di tutti i lucani può stare tranquillo: non deve applicare nessun garantismo in quanto nessuna indagine in corso risulta sulla mia persona».
Queste le dichiarazioni dell’ex sottosegretaria, che ha anche messo a disposizione una copia del certificato rilasciatole dalla procura di Matera a fronte di una formale richiesta sull’esistenza di procedimenti a suo carico. Certificato datato ottobre 2024 da cui in effetti non risultano procedimenti pendenti. Fermo restando potrebbe esserci comunque stata un’iscrizione successiva, o un’iscrizione segretata in quanto il codice consente questa possibilità nei primi 6 mesi di indagine, su richiesta dei pm, anche per reati slegati da contesti di criminalità organizzata.
«Le mie ragioni e il mio onore verranno difese nelle sedi giudiziarie opportune». Ha concluso Liuzzi.
IL “SISTEMA” BASILICATA
Meno di 24 ore prima dello scontro tra Pittella e Araneo sul “sistema Basilicata” il rischio del malgoverno della cosa pubblica era stato evocato in maniera alquanto sibillina anche in un documento di attivisti e amministratori democratici contrari a un’alleanza con il Movimento 5 stelle alle prossime elezioni comunali di Matera. Attivisti e amministratori vicini al consigliere regionale, già assessore regionale dell’ultima giunta Pittella, Roberto Cifarelli, autosospesosi dal Pd nei giorni scorsi proprio per protesta contro le insistenze dei vertici nazionali e regionali del partito a favore di un’intesa con i pentastellati.
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