Eugenio Guarascio
2 minuti per la letturaRespinto dal Collegio di Garanzia del Coni il doppio ricorso del Cosenza calcio: restano i 4 punti di penalizzazione e le spese da pagare
COSENZA – Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il doppio ricorso del Cosenza Calcio relativo ai 4 punti di penalizzazione che si era visto comminare quasi cinque mesi fa e ha disposto anche la compensazione delle spese di giudizio. Nulla da fare, dunque: a nulla è valso il tentativo per patron rossoblù Eugenio Guarascio, di affidare il ricorso stesso ad un avvocato di spicco per il diritto sportivo come Mattia Grassani.
Il Cosenza era stato penalizzato dei 4 punti alla fine dello scorso mese di agosto dal Tribunale Federale Nazionale nell’ambito di due diversi procedimenti dopo il deferimento della Procura Federale per violazioni di natura amministrativa segnalate dalla Covisoc. Oltre ai 4 punti di penalizzazione al club rossoblù era stata comminata un’ammenda di 10 mila euro, mentre il legale rappresentante pro tempore, Roberta Anania, era stata inibita per 18 mesi complessivi. Dopo questa decisione il Cosenza, in un comunicato espresse il suo “disappunto per l’estrema rigidità della decisione assunta nel giudizio del Tfn, al cospetto di meri errori formali, oggetto di immediata risoluzione da parte della società stessa.
Il Cosenza Calcio era stato penalizzato di 2 punti (con 5 mila euro di ammenda) per il mancato versamento, entro il termine del 1° luglio 2024, delle ritenute Irpef riguardanti le rate degli incentivi all’esodo dovuti a tre tesserati in scadenza nella mensilità di aprile 2024 (per un importo di euro 4.594,00).
Altri 2 punti (con ulteriori 5 mila euro di ammenda) furono invece comminati per non aver provveduto al pagamento delle ritenute fiscali (Aprile 2024) e previdenziali (Maggio 2024) a valere sulle somme dovute in favore dei tesserati nel periodo di riferimento. Per ciò che concerne il pagamento delle ritenute Irpef, il complessivo ammontare dovuto e non versato entro la scadenza del termine federale è risultato pari ad euro 226.490,00.
Naturalmente la società rossoblù aveva presentato ricorso presso il Corte d’Appello Federale, che però nel mese di ottobre, lo ha rigettato. Da qui l’ulteriore ricorso presso l’ultimo grado di giustizia sportiva, il Collegio di Garanzia del Coni che ieri si è espresso in via definitiva.
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