3 minuti per la lettura
La felicità è avere una famiglia numerosa, amorevole, sollecita e unita…in un’altra città (George Burns)
La moglie in vacanza e il marito in città. Lo avevo relegato a un fenomeno di massa tipico degli anni ’50-’60, con una breve, ma significativa, ripresa sul finire degli anni ’80. Una moda da boom economico. Da sciure con visone nell’armadio e perle nel portagioie. E invece no.
E’ un fenomeno attualissimo, vivissimo e viaggia con noi. Con me e Trenitalia, quanto meno.
Giorni fa ho avuto la fortuna di trovarmi su un “Freccia mammeconfiglisenzamaritopartono”. Un vagone intero. Ma che dico, più vagoni di donne (sole) alle prese con figli. Svariati figli. Questa cosa della natalità in decrescita va rivista, temo sia una bufala.
La partenza è stata tutta un parossismo di valige e mariti che facevano ciaociao con la manina da fuori il finestrino, controllando l’ora e sudando per ogni minuto di ritardo. Visto mai non partissero più.
Sul treno c’erano tutte le tipologie di femminamadre più diffusa. Quella che inveiva contro il marito (un problema di biglietti, due delle tre creature, erano in un altro scompartimento). La moderna, con i figli allo stato brado. L’apprensiva che viaggiava con mamma e papà, i suoi. C’erano l’intellettuale e la svagata, la precisa e la milfona (no, non sono tutte milf, basta illudersi).
Le pene sono state le mie. All’arrivo Paola mi è sembrata l’Eldorado. La terra promessa del silenzio.
Ah, ps, ai papà che sognano Marilyn Monroe o similia, ricordo che le donne tradiscono. Sì, anche loro.
Secondo un sondaggio di IncontriExtraconiugali.com, sito specializzato in scappatelle (…) il 61% delle donne in vacanza non resiste al richiamo del vicino d’ombrellone.Meditate, mariti. Meditate e partite.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA