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Si tratta di un cittadino nigeriano, latitante dal 2023. L’uomo è considerata a capo dell’associazione criminale “Arrow Baga”

Un cittadino nigeriano di 42 anni arrestato dagli agenti della Squadra Mobile e dell’Ufficio Immigrazione della questura di Crotone che, nei suoi confronti, hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso dal tribunale di Marsiglia nel 2023, quando l’uomo – che poi aveva fatto perdere le sue tracce – era stato condannato a 10 anni di reclusione per i reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, estorsione e violenza sessuale.

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LATITANTE NIGERIANO ARRESTATO A CROTONE PER FAVOREGGIAMENTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Il 42enne è ritenuto il capo di una pericolosa associazione criminale nigeriana, denominata “Arrow Baga – Supremes Vikings”, attiva da diversi anni a Marsiglia. , I membri si sono resi responsabili di vari reati, quali tratta di esseri umani, estorsioni, furti, sfruttamento della prostituzione e violenze sessuali, anche attraverso l’utilizzo di armi. L’uomo è stato individuato dagli agenti nei pressi della questura di Crotone. Dove abitualmente stazionano i cittadini stranieri in attesa di regolarizzare le loro posizioni sul territorio. Alla vista dei poliziotti, si era mostrato insofferente e cercava di allontanarsi al fine di eludere un possibile controllo. Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, i poliziotti intimavano l’alt ed effettuavano i dovuti controlli volti a verificare la posizione giuridica sul territorio nazionale del cittadino straniero.

L’UOMO ERA RICERCATO DAL 2023

A seguito degli approfondimenti emergeva che l’uomo si era sottratto volontariamente dal 2023 ad un Mandato di Arresto Europeo relativo alla condanna a 10 anni di reclusione emessa dal Tribunale di Marsiglia in Francia, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, estorsione e violenza sessuale.
Alla luce delle attività effettuate, si è proceduto, quindi, al suo arresto ai fini estradizionali. Il 42enne è stato quindi portato in carcere, a disposizione della Corte d’appello di Catanzaro

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