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Per un tifoso 58enne del Catanzaro è stato emesso un Daspo perché sorpreso con un coltello allo Stadio di Bolzano, minacciando i poliziotti.
CATANZARO- «Vi apro la pancia come un capretto». Sarebbe la frase pronunciata da un 58enne tifoso del Catanzaro ai poliziotti di Bolzano che lo avevano trovato allo stadio con un coltello. Il questore di Bolzano Paolo Sartori ha adesso emesso il Daspo per il tifoso catanzarese. Per dei fatti avvenuti in concomitanza di partite di Serie B del Fc Südtirol nel capoluogo altoatesino. Per cinque anni dovrà inoltre presentarsi in Questura di Catanzaro durante le partite della sua squadra.
Il 58enne, che avrebbe una lunga serie di precedenti. Il 12 gennaio 2025 all’ingresso allo stadio Druso è stato trovato in possesso di un coltello di grosse dimensioni. L’uomo poi si sarebbe scagliato contro i poliziotti in servizio allo stadio e intervenuti. Il tifoso del Catanzaro avrebbe minacciato i poliziotti con la frase «Vi apro la pancia come un capretto». Insieme al tifoso del Catanzaro il questore di Bolzano ha emesso un Daspo anche per un altro tifoso, un 41enne di Frosinone. Quest’ultimo durante una partita lo scorso 30 ottobre 2024 aveva ignorato le disposizioni di ordine pubblico in tribuna e ha acceso tre fumogeni.
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«Con tali comportamenti questi due individui, entrambi recidivi ed uno dei quali anche pluripregiudicato, hanno messo in grave pericolo la sicurezza e l’ordine pubblico oltre che l’incolumità delle altre persone presenti allo Stadio. Ed hanno dimostrato con la propria condotta di essere del tutto incuranti del rispetto delle leggi dello Stato, delle istituzione della Repubblica e degli appartenenti alle Forze di Polizia»· Ha evidenziato il questore Sartori. «Non è ammissibile – ha proseguito- che chi si reca in uno Stadio per assistere in tranquillità ad un evento sportivo debba correre rischi del genere a causa della sconsideratezza dei comportamenti di una esigua minoranza. Per questi motivi ho deciso di adottare questi severi provvedimenti, sperando che ciò possa servire a rendere consapevoli gli autori di quanto sarebbe potuto accadere».
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