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La premiazione del Comune di Monterosso

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MONTEROSSO – Il Comune di Monterosso Calabro ha ottenuto il riconoscimento nel corso del Green Carpet Fashion Awards 2018, alla Scala Milano e curato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. 

La risonanza dell’evento naturalmente ha riacceso i riflettori su questo bellissimo borgo calabrese richiamando l’attenzione di numerosi media nazionali ed internazionali e facendogli guadagnare l’Handprint Award, l’Oscar della moda ecosostenibile, durante la cerimonia di premiazione svoltasi domenica scorso alla Scala di Miliano nel corso del Green Carpet Fashion Awards 2018, l’evento curato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana durante la Milano Fashion Week, che promuove i valori della sostenibilità nel campo della moda.

A ricevere l’ambito riconoscimento una delegazione del Comune di Monterosso Calabro guidata dal sindaco Antonio Lampasi e composta da Maria Grazia Crispino, Lionella Maria Morano e Giacomo Puzzello. La motivazione: aver “mantenuto la memoria di un’antica pratica di tintura dei tessuti con la polvere di grafite proveniente dalla locale miniera ed utilizzata per secoli prima che venisse soppiantata dalle tinture sintetiche”.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio: “E’ un altro faro positivo che si accende sulla Calabria per fare tesoro del proprio bagaglio di tradizione e cultura. L’esperienza delle antiche tecniche tintorie, con l’uso di polvere di grafite riciclata proveniente da una antica miniera presente a Monterosso, è diventato il valore aggiunto individuato da un importante marchio internazionale di moda per elaborare un progetto ecosostenibile”.

“Deve essere questo – conclude Oliverio – l’inizio di un percorso in grado di consolidarsi e di creare un importante indotto capace di contribuire a generare occupazione e crescita del territorio”.

Le montagne del piccolo centro angilotano, già annoverato tra i venti borghi più belli d’Italia, sono conosciute per l’abbondanza della grafite. Sin dall’antichità la popolazione di Monterosso utilizzava questo minerale per tingere i vestiti. L’operazione veniva prevalentemente compiuta dalle donne che raccoglievano il minerale in ampie vasche dette “gurne”, precedentemente riempite con acqua piovana.

Al termine dell’operazione si otteneva un composto denso di colore nero che tingeva i tessuti grazie all’aggiunta di bucce di melograno, dall’ottimo potere adesivo. Molti tintori dei paesi vicini si recavano in questa zona per attingere alla preziosa grafite e la notizia, nel secolo scorso, giunse ad una importante impresa di Pinerolo, in Piemonte, che istallò un centro di estrazione presso la miniera di grafite di Monterosso che, grazie alla miniera, azzerò il tasso di disoccupazione e visse anni felici e floridi fino a quando non mutarono le condizioni generali che portarono l’azienda a chiudere i battenti.

Grazie alle tecniche tessili e tintorie apprese a Monterosso di recente la Wrad Living, azienda di moda ecosostenibile internazionale, ha prodotto la t-shirt “Graphi-tee” (la prima maglietta al mondo realizzata con polvere di grafite riciclata) ed altri capi d’abbigliamento, ricevendo prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale per il positivissimo impatto ambientale e sociale. 

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