La Prefettura di Cosenza
3 minuti per la letturaMONTALTO UFFUGO (COSENZA) – Peggiora di giorno in giorno il fetore che ormai ha “imprigionato” la zona valliva di Montalto Uffugo e i cattivi odori cominciano ad estendersi su un’area più vasta (LEGGI LA NOTIZIA).
Se prima le segnalazioni erano circoscritte a Sant’Antonello e Settimo ora le lamentele arrivano anche da altre strade toccando anche il limitrofo comune di Rende. I cittadini cominciano ad avere malori e non ce la fanno più a sopportare (LEGGI).
La preoccupazione di poter contrarre qualche malattia prende sempre più forza. Ormai il 1515 di emergenza ambientale non trova più risposte e passa le innumerevoli segnalazioni al comando dei carabinieri locali. Sindaco e assessori del comune non sanno più cosa rispondere ai cittadini al punto tale che, nella notte tra sabato e domenica, dopo le varie segnalazioni lo stesso primo cittadino Pietro Caracciolo è sceso in strada constatando lui stesso il problema.
«Sono a Sant’Antonello strada dell’industria confine con Rende. Ore 2.35 – aveva comunicato Caracciolo nel gruppo social dove si tengono aggiornati i cittadini – C’è una puzza terribile. Vado in perlustrazione nel comune di Rende. Lunedì (oggi ndr) chiederò una convocazione al prefetto». E così ha fatto. Proprio oggi il primo cittadino dopo un incontro col prefetto per perorare la causa dei lavoratori in mobilità in deroga ha parlato della incresciosa situazione che si è venuta a creare. «Gli ho anticipato – ha fatto sapere Caracciolo – che domani gli perverrà la mia richiesta di convocazione di un tavolo tecnico con il procuratore della Repubblica e il custode giudiziario del consorzio Valle Crati per cercare di venire a capo di questa situazione insostenibile».
In molti, intanto, stanno facendo “esplorazioni” sul territorio per cercare di capire la provenienza dei miasmi e a quanto pare le segnalazioni sarebbero concentrate verso il depuratore di Rende in contrada Coda di Volpe dove versano le condotte fognarie di circa una trentina di comuni del cosentino. È in questa zona, al confine tra i due comuni dove l’aria è completamente irrespirabile in alcune ore della notte. Ma l’origine non è stata ancora verificata dalle autorità competenti. I residenti si tengono aggiornati sui social e uno dei tanti commenti accusa «i maledetti che stanno avvelenando la zona» e che «si credono furbi, cambiando gli orari di smaltimento e lavorazione al sito di depurazione – denuncia il cittadino – Appena rientrato a casa, ore 02:30 di notte, puzza nauseabonda, mi affaccio da casa mia località Sant’Antonello sento e vedo perché tutto illuminato che c’è attività al depuratore Coda di Volpe nel comune di Rende. Ma – conclude indignato – dobbiamo aspettare gli esperti che indagano con le loro apparecchiature tecnologiche e sofisticatissime, sempre se qualcuno preposto ci sia!!!».
Intanto anche ieri sera la puzza era forte e sta continuando anche nella giornata di oggi. Per domani l’Associazione ambientalista Crocevia ha annunciato un incontro alle ore 20:30 presso il bar River di Sant Antonello, «per discutere con i cittadini dei cattivi odori nauseabondi che da tempo stanno causando disagi e malori agli abitanti dell’intero territorio Montaltese e non solo».
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