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Il governo ha approvato il “decreto Caivano bis” per estendere a più città. Il decreto è un modello di intervento contro criminalità e disagio sociale.
NAPOLI- Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al cosiddetto “decreto Caivano bis”, un provvedimento che mira ad estendere il modello di intervento sperimentato nel comune campano ad altre aree del Paese caratterizzate da gravi criticità sociali.
Come anticipato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, la figura del Commissario straordinario per Caivano verrà trasformata in quella di Commissario per le aree degradate e bisognose di interventi. Questa evoluzione consentirà di replicare in altre realtà territoriali, al disagio giovanile e alla povertà educativa che hanno caratterizzato l’esperienza di Caivano.
Secondo le prime indiscrezioni, il modello Caivano verrà esteso a circa sei o sette zone del Paese, tra cui il quartiere palermitano di Borgo Nuovo. La scelta di queste aree è stata effettuata sulla base di specifici criteri. Tenendo quindi conto dell’incidenza della criminalità organizzata, del livello di disagio sociale e della presenza di fenomeni di degrado urbano.
Il provvedimento approvato dal governo contiene anche una serie di misure volte a rafforzare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, si prevede un maggiore coordinamento tra le diverse amministrazioni coinvolte nei progetti di rigenerazione urbana e un’accelerazione delle procedure per l’assegnazione dei fondi.
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