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I buoni numeri della raccolta (dal 39% al 52% in un anno) sono tristemente bilanciati dall’infrazione europea sui 26 siti da bonificare. Pietrantuono su La Martella: stiamo chiudendo la procedura, preoccupazione per i tempi

POTENZA  – Cresce la raccolta differenziata e la situazione impiantistica non desta problemi ma pende l’infrazione europea sulle discariche da bonificare. Questo è il quadro nel settore ambientale in Basilicata per la gestione dei rifiuti. L’assessore lucano all’ambiente Francesco Pietrantuono ha fatto il punto con l’AdnKronos. “Per la raccolta differenziata negli ultimi due anni la situazione è decisamente migliorata e siamo oltre il 50 per cento – spiega -. La soglia di virtuosità del 65% è un obiettivo che potremo raggiungere quando anche a Matera e nel bacino di riferimento, per un totale di circa 80mila abitanti, partirà il nuovo sistema considerando che attualmente c’è la fase di aggiudicazione del servizio. Non ci sono criticità per la capacità di trattamento dei rifiuti che anzi attualmente è sottoutilizzata; così, quando anche l’ambito di Matera sarà a regime gli impianti saranno in grado di ricevere e trattare i conferimenti”. 
In Basilicata la differenziata ha registrato una progressione quasi costante, a partire dal 2010, prima in modo lento poi con accelerazioni: 16,4% nel 2010; 28,4% nel 2011; 23,9% nel 2012; 28% nel 2013; 29,6% nel 2014; 39,37% nel 2016. Con il dato riferito anche ad una parte del 2017 la percentuale sale al 52% circa. Numeri a cui plaude l’amministrazione regionale lucana che vede ormai definitivamente alle spalle i giorni difficili in cui a Potenza, negli anni scorsi, l’immondizia si accumulava su strade e marciapiedi per la saturazione degli impianti finali (discariche).  
C’è anche un’ombra nel bilancio ambientale della Basilicata. Rispetto ai suoi piccoli numeri di estensione geografica la Basilicata presenta una quota elevata di discariche che sono in infrazione europea. Nel febbraio 2012 la Commissione Europea ha comunicato al Governo l’esistenza in Italia di 102 “discariche preesistenti” in violazione alla direttiva sui rifiuti, dando avvio di fatto alla procedura di infrazione n. 2011/2215. Si tratta per lo più di discariche abusive a cielo aperto ma anche di siti non più operativi. Per la Basilicata la procedura riguardava ben 26 siti e per una minima parte si è posto rimedio. 
Un mese fa la Regione ha finanziato il piano delle bonifiche, stanziando 14,5 milioni per un totale di tredici interventi che dovranno essere attuati dai Comuni. Saranno bonificate e messe in sicurezza le discariche di località Serra Le Brecce ad Avigliano, Colla Montescuro a Maratea, Farisi a San’Angelo Le Fratte, Albero in Piano a Rapolla, Venita a Ferrandina, Carpineto a Lauria, Aia dei Monaci e Tito, Tempa La Guarella a Moliterno, Mattinella a Genzano di Lucania, Piano del Governo a Salandra, Montegrosso Pallareta a Potenza, Torre a Latronico e Palombara a Senise. 
“La procedura di infrazione si avvia dopo la comunicazione dei dati – afferma Pietrantuono – e non conosco come hanno operato le altre regioni mentre so che certamente la Basilicata ha scelto la linea della totale trasparenza ed ha comunicato l’intero elenco. Il piano delle bonifiche lo abbiamo finanziato ed è rimasta fuori solo la discarica in località La Martella a Matera su cui stiamo chiudendo la procedura. Una volta avviati gli interventi, rimane la preoccupazione per i tempi perché si tratta di interventi complessi”. 

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