X
<
>

In Italia pochi studenti - lavoratori

Share
2 minuti per la lettura

In Italia pochi studenti – lavoratori. Non molti affiancano percorsi educativi formali all’attività lavorativa a differenza del resto dell’Europa


Essere studenti – lavoratori? Conciliare studio e lavoro? Un “esercizio”, peraltro molto utile ai fini dell’inserimento futuro nel mercato occupazionale, a cui a quanto pare si dedicano tanti giovani in Europa. Secondo un recente report Eurostat, nel 2023 tra i cittadini dell’unione di età compresa tra i 15 e i 29 anni, ben uno su quattro ha affiancato percorsi educativi formali all’attività lavorativa.

GLI STUDENTI – LAVORATORI IN ITALIA SONO SOLO IL 7,6%

Il portale Skuola.net fa notare, tuttavia, che in Italia questa attitudine degli studenti – lavoratori non sembra trovare terreno fertile, visto che siamo tra quelli che trainano di più in basso il dato: da noi la proporzione degli studenti “multitasking” si ferma a un modesto uno su tredici, il 7,6%.

A peggiorare la situazione, poi, c’è il fatto che questa dedizione pressoché esclusiva agli studi non è che alla fine si rifletta in risultati scolastici e accademici eccellenti. Bastano pochi dati per capirlo. Nel nostro Paese, ad esempio, solo il 30% dei nostri under 35 è in possesso di una laurea (o di un titolo equiparabile), a fronte di una media UE che supera il 40%; lo ricorda sempre Eurostat.

In più, alle nostre latitudini è elevatissimo pure il tasso di abbandono universitario: secondo l’ultimo rapporto AlmaDiploma, circa il 10% dei nostri giovani che si iscrivono a un corso di laurea molla entro il terzo anno e attorno al 15% cambia facoltà.
E, quando si tratta di fare il bilancio definitivo, quasi la metà degli immatricolati non vede il traguardo. Infine, gli universitari italiani ci mettono pure tantissimo per conseguire il titolo: la laurea lavorativamente più appetibile – quella di secondo livello – arriva mediamente a 27 anni (un percorso lineare la vorrebbe verso i 24 o al massimo 25 anni).

Ma la distanza tra mondo della formazione e mondo del lavoro non sono fenomeni che riguardano da vicino solo noi. L’indagine Eurostat mostra grandi differenze tra le nazioni. Il dato generale, più specificatamente, parla del 25,7% dei giovani studenti europei – tra i 15 e i 29 anni – che ha una qualche forma di occupazione parallela. E un altro 2,9% è alla ricerca di un lavoro. Il 71,4%, invece, è ancora fuori dal “mercato”.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE