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Puglia, pronto soccorso: fino a 2.500 euro in più per i medici e 1.500 per gli infermieri, grazie all’intesa siglata tra Regione e sindacati delle categorie mediche e sanitarie.


La Regione Puglia ha annunciato un importante accordo per valorizzare il lavoro del personale sanitario e migliorare l’efficienza dei servizi ospedalieri. Grazie all’intesa siglata ieri, 10 dicembre, tra Regione e sindacati delle categorie mediche e sanitarie, infermieri, operatori socio-sanitari e medici potranno ricevere compensi aggiuntivi tra 1.500 e 2.500 euro al mese per le prestazioni extra nei pronto soccorso e per smaltire le liste d’attesa.

L’accordo, che recepisce le proposte dell’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese, rappresenta un significativo riconoscimento per il personale sanitario pugliese. «Si tratta di un riconoscimento di enorme impatto non solo economico, doveroso ma non scontato, frutto di una scelta politica precisa: siamo al fianco delle donne e degli uomini che si occupano della salute dei cittadini», ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

COMPENSI ORARI MAGGIORATI

A partire dal 1° febbraio 2024, le prestazioni aggiuntive saranno pagate 80 euro all’ora per i dirigenti sanitari e 50 euro all’ora per il personale non medico. Per infermieri e operatori socio-sanitari, la tariffa passerà da 27 a 50 euro all’ora, con un’applicazione retroattiva. Questa misura si estende anche al 2025, con un ulteriore incremento per i turni del weekend: 100 euro all’ora per la dirigenza sanitaria il sabato, la domenica e nei giorni festivi.

PUGLIA, PRONTO SOCCORSO: FINO A 2.500 EURO IN PIÙ PER MEDICI E 1.500 PER INFERMIERI

Secondo le stime, un medico o dirigente sanitario impegnato in cinque turni aggiuntivi mensili nei pronto soccorso potrà ricevere un incremento salariale di 2.500 euro, mentre per il personale non dirigente si prevede un aumento di 1.500 euro al mese.

UN SOSTEGNO STRATEGICO ALLA SANITÀ PUBBLICA

L’iniziativa arriva in un momento cruciale per il sistema sanitario pugliese, segnato da carenze di organico e una crescente pressione sui pronto soccorso. Gli incentivi economici rappresentano un tentativo di arginare il fenomeno delle dimissioni e dei trasferimenti in altre regioni o settori, attratti da condizioni di lavoro e retribuzioni migliori. Tuttavia, non mancano le sfide. I sindacati hanno accolto positivamente l’intesa, ma hanno anche richiesto un monitoraggio costante per garantire che le risorse stanziate siano sufficienti a coprire il fabbisogno effettivo e per evitare sovraccarichi di lavoro.

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