Il procuratore Eugenio Facciolla
2 minuti per la letturaCASTROVILLARI (COSENZA) – Questa mattina i Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale della Sila hanno eseguito, al termine di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata dal Procuratore Eugenio Facciolla, due misure cautelari di arresti domiciliari nei confronti di un Dirigente di Calabria Verde e di un libero professionista per il reato di concussione in concorso. Gli arrestati sono Antonella Caruso, di 53 anni, funzionaria di “Calabria Verde” l’ente in house della Regione Calabria che gestisce il settore della forestazione, e Salvatore Procopio, di 60 anni, agronomo.
Secondo quanto trapelato l’operazione riguarderebbe una tangente da 20 mila euro pagata per il rilascio di un’autorizzazione boschiva. Secondo l’accusa, Antonella Caruso, che svolgeva la sua attività di dirigente di ‘Calabria verde’ nel Distretto di San Giovanni in Fiore dell’ente, avrebbe costretto un imprenditore boschivo, Antonio Spadafora, di 35 anni, a consegnare i 20 mila euro per ottenere un importante appalto per un’attività di disboscamento nel territorio di Castrovillari. Procopio, a sua volta, sempre secondo l’accusa, avrebbe fatto da tramite, per la richiesta ed il pagamento della tangente, tra Antonella Caruso e l’imprenditore boschivo. I fatti che la Procura di Castrovillari contesta a lei ed a Salvatore Procopio risalgono al mese di ottobre del 2017.
«Erano mesi che la direzione di Calabria verde non aveva alcun rapporto con la funzionaria arrestata stamattina per concussione». Lo afferma, in una dichiarazione, Aloisio Mariggiò, Commissario di ‘Calabria verde’, facendo riferimento ad Antonella Caruso
«Come Direzione di Calabria Verde – ha aggiunto Mariggiò – i rapporti con la Caruso si erano interrotti sin dal momento del suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Castrovillari sulle false perizie per il disboscamento. Il nostro auspicio, a questo punto, è che le inchieste avviate si concludano consentendo di fare piena luce al più presto su quanto é accaduto, ponendo le basi per l’attuazione del nuovo corso nell’attività di ‘Calabria verdè per il quale ci stiamo impegnando insieme alla Presidenza della Regione Calabria all’insegna della trasparenza e della legalità».
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