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Le analisi affidate ad Arpa Campania dalla Procura di Potenza avvalorano i risultati di Arpab e Arpa Puglia: il Basento è potabile


Sono potabili le acque prelevate dal fiume Basento e immesse nella rete dei 29 Comuni, tra cui Potenza, serviti dallo schema della diga del Camastra che sono alle prese con restrizioni idriche ormai da quest’estate. La conferma è arrivata dalle analisi volute dalla Procura della Repubblica di Potenza e affidate all’Arpa Campania.

BASENTO POTABILE MA SUL PROSCIUGAMENTO DELLA DIGA CAMASTRA LA PROCURA DISPONE LE INDAGINI

Gli esiti degli accertamenti infatti «hanno comprovato la conformità dei campioni con quanto previsto dal D.Lgs. n. 18 del 23 febbraio 2023, concernente la qualità delle acque destinate al consumo urbano, per cui quella esaminata rientra nei parametri di potabilità», come riporta una nota del procuratore della Repubblica facente funzioni Maurizio Cardea.

Nel frattempo sulla complessità delle situazioni che ha contribuito all’emergenza idrica, provocata dall’esaurirsi delle riserve della diga Camastra, la Procura ha affidato indagini ai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del Comando provinciale di Potenza e del Nucleo antisofisticazioni e sanità, insieme al personale dell’Asp (l’azienda sanitaria della provincia di Potenza).
Nei giorni scorsi, prelevato un campione successivamente esaminato.
«Oltre a future campionature – ha successivamente reso noto il procuratore – sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad individuare eventuali profili di responsabilità in ordine alla crisi in disamina».

LA SODDISFAZIONE DI BARDI

Accolta da tutti con soddisfazione la notizia dei risultati positivi sulle campionature dell’acqua, anche perché consente ora di superare un ostacolo importante. «Accogliamo con soddisfazione l’esito delle analisi condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità unitamente a personale dell’ASP, su delega della Procura della Repubblica e processate da un laboratorio terzo, la cui sede non si trova in Basilicata» ha detto il presidente della Regione Bardi.

«Eravamo certi che le analisi confermassero la conformità delle acque e dunque la potabilità – ha proseguito il governatore – in linea con quanto già certificato da Acquedotto lucano, Arpa Basilicata e Arpa Puglia. Siamo altrettanto certi che questi risultati tranquillizzeranno ulteriormente la popolazione e metteranno a tacere gli allarmismi strumentali di cui si è macchiato in questi giorni chi ha provato a speculare sull’emergenza e sulla salute dei lucani». Bardi ha terminato poi la sua riflessione dicendo che «per quanto mi riguarda, come commissario all’emergenza idrica, continuerò a lavorare e vigilare affinché tutto sia sotto controllo e non si verifichino più criticità, le cui responsabilità certamente vanno ricercate. Noi – e ringrazio quanti hanno collaborato senza risparmiarsi – siamo quelli che hanno scongiurato l’interruzione dell’erogazione dell’acqua, hanno evitato l’arrivo delle autocisterne, e hanno lavorato e lavorano per mettere la parola fine all’emergenza».

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