Il commissariato di Lamezia Terme
1 minuto per la letturaCATANZARO – La Squadra Mobile di Catanzaro ed il Commissariato di polizia di Lamezia Terme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del capoluogo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di due persone, Pino Strangis (prima foto), di 44 anni, e Domenico Chirico (seconda foto), di 36, accusate del tentato omicidio, aggravato dalle modalità mafiose, compiuto il 5 dicembre del 2008 ai danni di Antonio Villella, di 42 anni.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso su richiesta del pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Elio Romano. Secondo quanto è emerso dalle indagini della Squadra mobile, il tentato omicidio di Villella s’inquadrerebbe nello scontro tra la cosca dei Giampà, alla quale sarebbero stati affiliati Strangis e Chirico, e quella dei “Torcasio-Cerra-Gualtieri” della quale avrebbe fatto parte invece Villella.
Vincenzo Bonaddio, elemento al vertice, all’epoca dei fatti, della cosca Giampà, avrebbe ordinato l’omicidio di Villella in quanto quest’ultimo era ritenuto partecipe dell’assassinio di Pasquale Giampà, detto «Buccaccio», fratello del capocosca Francesco, noto come «il professore».
Il tentato omicidio di Villella fu compiuto in una sala giochi del centro di Lamezia Terme, in orario serale e con numerosi presenti all’interno del locale. La vittima predestinata scampò all’agguato grazie alla sua prontezza di sottrarsi ai colpi di arma da fuoco rifugiandosi in un bagno. Dalle indagini è anche emerso che esecutore materiale del tentato omicidio sarebbe stato Strangis, mentre Chirico avrebbe guidato lo scooter utilizzato dai due per raggiungere e poi allontanarsi dal luogo del delitto. Strangis è stato associato nel carcere di Catanzaro, mentre a Chirico il provvedimento restrittivo è stato notificato nella casa circondariale di Melfi (Potenza), dove è detenuto per altra causa.
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