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Il passaggio dei passeggeri da un treno all'altro tramite pedana piazzata tra i due convogli

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L’ennesimo episodio di ritardo su un Frecciarossa ha tenuto bloccati per ore sabato scorso diversi passeggeri partiti dalla Calabria. Un guasto al convoglio all’origine dei disagi. Treno fermo per ore nel salernitano, i passeggeri alla fine sono stati trasferiti tramite una passerella su un altro mezzo


IL TERMINE odissea, quando si parla di trasporti, è senz’altro inflazionato. E tuttavia non c’è nulla che più si adatti all’esperienza vissuta sabato scorso dai viaggiatori del Frecciarossa 9658, partito dalla Calabria e diretto a Milano Centrale. Destinazione raggiunta con ben 410 minuti di ritardo. Quasi sette ore in più di viaggio, trascorse in buona parte fermi nel nulla poco prima di Battipaglia.

Questa volta a provocare i disagi non sono stati né i lavori di manutenzione, né i guasti che si susseguono ormai con una certa frequenza sulla linea dell’alta velocità (tra Salerno e Paola e tra Roma e Firenze): solo per citare due esempi recenti, nel corso degli ultimi dieci giorni su treni diretti in Calabria o partiti da qui si sono registrati un ritardo di 150 minuti sul Frecciarossa Torino-Reggio e di quasi 70 sul ‘gemello’ Reggio-Torino.

UN GUASTO HA CAUSATO IL RITARDO DEL FRECCIAROSSA PARTITO DALLA CALABRIA

Nel caso invece del Frecciarossa Reggio-Milano di sabato il ritardo è stato provocato da un inconveniente tecnico allo stesso treno. Il convoglio avrebbe iniziato a dar segni che qualcosa non andava già dopo Gioia Tauro, ma il treno non ha arrestato la sua (si fa per dire) corsa. È andato poco oltre Capaccio Paestum, nel salernitano, e alle 16 e 30 si è arrestato. Ed è rimasto fermo lì per quattro ore, fatta eccezione per un tentativo, fallito, di ripartenza verso Battipaglia intorno alle 20.

PASSEGGERI TRASFERITI SU UN ALTRO TRENO CON UNA PEDANA

A quel punto si è deciso di trasferire i viaggiatori su un nuovo treno. Un ‘trasloco’ avventuroso: il nuovo Frecciarossa è stato fatto affiancare al primo e i passeggeri – con bagagli in mano, bambini in braccio, animali al seguito – sono passati sull’altro convoglio percorrendo una passerella mobile disposta tra i due. A quel punto, penserete, ormai era fatta: si poteva ripartire in direzione Milano. Non proprio. Perché inserire un nuovo treno – nei fatti, vista l’ora, era come se si trattasse di una nuova corsa – nella programmazione non è semplice. Precedenza, quindi, agli altri treni. E stop di altre tre ore, più o meno, per il ‘nostro’ Reggio-Milano. Con i passeggeri costretti a restare a bordo. Disagi su disagi, nervi a fiori di pelle. E lo snack aggiuntivo offerto da Trenitalia – un mini pacchetto di taralli e un biscotto – non è servito a molto.

IL RACCONTO DOPO ORE DI RITARDO SUL FRECCIAROSSA PARTITO DALLA CALABRIA

«Disabili, bambini piccolissimi senza più pannolini, persone colleriche in preda all’esaurimento nervoso, c’erano anche un dolcissimo Labrador che accompagnava la sua padroncina cieca e un gattino nero in una gabbietta per 10 ore di fila (e anche di più) – racconta sui social Alba Battista, prof cosentina in viaggio sabato con la figlia, da Paola a Roma (dov’è arrivata alle due meno un quarto di notte) – Benedico il mio carattere e quello di mia figlia Maria, che nel frattempo si è letta tutte le pagine della sua antologia dedicate al ‘900».


I disagi sabato non si sono limitati al Frecciarossa Reggio-Milano. L’inconveniente tecnico che ha bloccato il treno in mezzo alla campagna salernitana ha avuto ripercussioni anche su altri convogli. Diversi intercity sono rimasti fermi tra Napoli e Capaccio per ore, senza alcuna informazione sui tempi previsti per la ripartenza.


DISAGI DOMENICA SULLA PAOLA-REGGIO

Anche ieri la circolazione non è stata del tutto regolare. In Calabria in particolare alcuni disagi si sono registrati sulla linea Paola-Reggio, intorno alle 16, con circolazione «rallentata per la presenza di persone non autorizzate nei pressi della linea che impediscono il regolare traffico ferroviario a Gioia Tauro». Era stata segnalata la presenza di ragazzi che attraversavano ripetutamente la linea ferroviaria nella stazione di Rosarno. Dopo l’intervento di una volante della Polizia i ragazzi si sono allontanati volontariamente e il traffico sulla linea è ripreso in modo regolare.

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