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Milano, 29 nov. (askanews) – (di Cristina Giuliano) “La riunione dei ministri degli Esteri della NATO della prossima settimana (3-4 dicembre) sarà la prima presieduta da Mark Rutte, in qualità di nuovo segretario generale della NATO” afferma un funzionario della Alleanza Atlantica secondo quanto si apprende.”Ci aspettiamo che i ministri degli Esteri alleati condividano le opinioni sulla situazione in Ucraina e riaffermino il nostro fermo sostegno all’Ucraina, mentre il paese continua a sostenere il suo diritto all’autodifesa sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, in risposta alla brutale guerra russa di aggressione in corso” ha aggiunto il funzionario.
L’incontro ai primi di dicembre di un anno storico per la Nato: il 2024 ha visto il 75esimo anniversario dell’Alleanza celebrato con grande commozione, sempre più solida con 32 Paesi (da ultimo l’ingresso della Svezia) e un cambio della guardia al vertice (l’avvicendamento tra Jens Stoltenberg e Rutte come segretario generale), oltre a decisioni di peso al Vertice di Washington per salvaguardare la sicurezza, rafforzando deterrenza e difesa.
Ma l’incontro segue anche a breve giro il lancio russo contro l’Ucraina, avvenuto il 21 novembre, di un missile balistico sperimentale a raggio intermedio (IRBM). Il tutto accompagnato da un messaggio del presidente Vladimir Putin sulla tv russa, contente ulteriori minacce di escalation. L’attacco, che è avvenuto a poche ore dalla ben nota telefonata a Putin del cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha preso di mira Dnipro ed è visto come un altro tentativo da parte della Russia di terrorizzare la popolazione civile in Ucraina e intimidire coloro che sostengono Kiev, mentre si difende dall’aggressione illegale e non provocata della Russia. Come precedentemente osservato dal portavoce della NATO, Farah Dakhlallah, “l’impiego di questa capacità non cambierà il corso del conflitto, né scoraggerà gli alleati della NATO dal sostenere l’Ucraina”. Gli ambasciatori presso la NATO si sono incontrati il 26 novembre 2024 presso il Consiglio NATO-Ucraina (NUC) per discutere della situazione della sicurezza nel Paese aggredito, in seguito al lancio. E la prossima riunione del Consiglio NATO-Ucraina dovrebbe svolgersi proprio durante l’incontro dei Ministri degli Esteri della NATO che si terrà il 3-4 dicembre.
Nel frattempo il comunicato finale del vertice G7 – a chiusura della presidenza italiana del G7 a Fiuggi – ha condannato le minacce nucleari della Russia e ribadito il pieno sostegno a Kiev nella difesa della propria integrità territoriale. Pronto un nuovo prestito da 50 miliardi di dollari finanziati dagli interessi degli asset russi congelati, mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken – parlando con i giornalisti accanto al ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani – ha ribadito il sostegno militare e finanziario all’Ucraina ed ha espresso preoccupazione per l’impiego di soldati nordcoreani nelle operazioni russe nell’area di Kursk. Preoccupazione più volte già espressa da Rutte nelle sue molteplici visite di questi giorni presso i Paesi alleati. Un ampio giro che nelle sue ultime tappe ha toccato Grecia, Turchia e Stati Uniti (con un incontro del segretario generale con il neoeletto presidente Usa Donald Trump).
In queste ore l’Ucraina ha ancora una volta ribadito la sua aspirazione all’adesione: il ministro degli Esteri, Andrii Sybiha, ha inviato una lettera ai suoi colleghi della Nato, esortandoli a invitare Kiev ad aderire all’alleanza atlantica durante la riunione della prossima settimana a Bruxelles, come primo passo verso l’adesione formale. Il tutto mentre il conflitto non offre alcuna tregua agli ucraini e diventa ogni giorno più violento. In queste ore il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha sostituito il comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine e ha nominato Mykhailo Drapatoy nuovo comandante. Il tutto mentre i russi continuano insistentemente a prendere di mira le centrali elettriche ed energetiche ucraine e il 27 novembre le truppe russe hanno aggredito la capitale Kiev con i droni.
“Ci aspettiamo inoltre che i nostri ministri degli esteri affrontino le azioni ostili della Russia nei paesi della NATO e riaffermino che tali azioni non scoraggeranno gli alleati dal continuare a sostenere l’Ucraina e a rafforzare le nostre difese”, aggiunge il funzionario dell’Alleanza Atlantica.
In queste ore è emerso che il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius vuole acquisire quattro nuovi sottomarini per un importo di almeno 4,7 miliardi di euro per soddisfare le nuove esigenze della NATO per la sicurezza in Europa: si tratta di quattro esemplari del nuovo modello U212CD prodotto dal colosso tedesco Thyssenkrupp Marine Systems, secondo una fonte vicina al Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco. Nel frattempo il capo dei servizi segreti esteri britannici MI6 accusa la Russia di atti di sabotaggio in Europa: Richard Moore ha espresso preoccupazione per la situazione politica globale in un discorso all’ambasciata britannica a Parigi. “In 37 anni come ufficiale dell’intelligence, non ho mai visto il mondo in uno stato più pericoloso”, ha detto, secondo il governo britannico.
MEDIO ORIENTE
Un altro tema importante della riunione del 3 e 4 dicembre sarà il Medio Oriente. “Infine, ci aspettiamo che i nostri ministri degli esteri condividano le opinioni sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente e facciano il punto sull’attuazione di un piano d’azione per un approccio più forte, più strategico e orientato ai risultati nei confronti del nostro la sponda Sud del Mediterraneo (Southern Neighbourhood, vicinato meridionale)” afferma il funzionario Nato. “Sua Maestà, il re Abdullah II di Giordania parteciperà alla riunione con i ministri degli esteri alleati il ??3 dicembre, per discutere del conflitto in corso in Medio Oriente e del suo impatto sulla sicurezza euro-atlantica”.
Va notato che sul tema si era espresso il vicesegretario generale facente funzione della NATO, Boris Ruge, rivolgendosi direttamente ai membri dell’Assemblea parlamentare della NATO (NPA) che si sono riuniti a Montreal per discutere delle principali sfide alla sicurezza dell’Alleanza e del ruolo essenziale della NATO nell’affrontarle lunedì (25 novembre 2024). “Per quanto riguarda la sponda Sud del Mediterraneo (Southern Neighbourhood, vicinato meridionale), per affrontare la domanda proveniente dalla delegazione italiana, così come dalla delegazione del Portogallo, in effetti, sulla base del rapporto del gruppo di esperti convocato dal Segretario generale Stoltenberg e del piano d’azione che abbiamo presentato, ora abbiamo una nuova base su cui lavorare”, ha detto Ruge all’Assemblea parlamentare della NATO a seguito di una domanda da parte italiana, formulata dal capo delegazione Lorenzo Cesa, in base alla trascrizione fornita dall’Alleanza.
“Il piano d’azione – ha continuato Ruge – è stato adottato al (summit di luglio di) Washington Dc. Javier Colomina (diplomatico spagnolo, ndr) è stato nominato Rappresentante speciale per i rapporti con i paesi della sponda Sud del Mediterraneo e siamo stati molto attivi anche nelle ultime settimane e mesi, tra le altre cose, apriremo molto presto l’ufficio di collegamento ad Amman, in Giordania. Abbiamo lavorato con diversi alleati. Abbiamo accettato l’offerta dell’Italia di ospitare l’ufficio di collegamento della NATO nella sua ambasciata ad Amman, perché, dopo un’analisi molto attenta, è stata la migliore offerta. Questo è un ufficio che avrà come compito la cooperazione con la Giordania, che è un partner molto importante per la NATO”, ha spiegato rispondendo a Cesa, il quale aveva peraltro sottolineato nella sua articolata domanda come il Mediterraneo non può più essere considerato un’area periferica quando si tratta della sicurezza collettiva dell’Alleanza.
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