X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Roma, 26 nov. (askanews) – Per Flautissimo Festival, diretto da Stefano Cioffi, il 27, 28 e 29 novembre al Teatro Torlonia alle ore 20, in collaborazione con il Teatro di Roma, va in scena una prima assoluta: In fondo al campo, scritto e diretto da Giulia Bartolini, con Zoe Zolferino e Grazia Capraro e le musiche di Vanja Sturno, una produzione Flautissimo festival/Stefano Cioffi e Compagnia KARL. La storia di Miss Ufo, una donna sarda che racconta di essere stata rapita dagli alieni, che racconta la sua avventura (a cui nessuno crede) a Martha, una giornalista che lavora per una piccola tv privata. Un incontro anomalo, sospeso tra spazio e tempo, tra terra e cielo.

“Non credere alle altre donne quando ti dicono …che non succede… bugiarde, vigliacche… a me è successo…avevo un cervello che riempiva tutto il cranio eh… roba grossa, tanta roba… e invece… pam, sono arrivati loro, lui… lui… e niente tutto sparito… come un colpo di fucile alla testa… io stavo di spalle… e tutto quel cervello, eccolo… materia grigia spiaccicata, poltiglia sulle pareti, sangue… è successo laggiù, in fondo al campo.”

Come sottolinea Giulia Bartolini nelle sue note di regia: “In fondo al campo parla di buchi neri, di ciò che non riusciamo a dimenticare, di come lo trasformiamo, di ciò che ci rimane attaccato addosso. “In fondo al campo” parla di amori mancati, di passanti perduti, di dolori non lavorati, mai superati, di tutto ciò che irrazionalmente ci travolge e ci spezza.
Attraversiamo una contemporaneità che è ormai al limite di quel buco nero, complessa eppure svuotata, che cerca di sopravvivere reinventandosi, mentendosi. E così facciamo noi, figli, ormai, di una mancanza quasi totale di fede, crediamo solo in ciò che vediamo, tocchiamo; ci arrendiamo presto, presto invecchiamo.

In fondo al campo è un testo al femminile ma non femminista, che racconta i lati luminosi quanto quelli più oscuri di una donna, di un essere senziente e razionale travolto dall’irrazionale; sfioriamo il tema dell’estraniamento, il concetto dello spazio-tempo di Einstein, la questione della singolarità tanto dibattuta nella fisica moderna. Lucia non è solo traumatizzata dal suo rapimento: il suo tempo perduto (Proustiano), è un tempo rimpianto, in quanto tempo in cui ancora tutto è possibile, in cui ciò che non ricorda può diventare ciò che desidera o rimpiange, che sia reale o meno. Il racconto di Lucia si dipana all’angolo degli occhi e della bocca, sempre sfocato, mai definito. Un racconto sulla fede, sull’amore, sul dolore, sull’abbandono, su come una donna è in grado d’aspettare, se serve, anche per tutta la vita, vicino a quello stesso campo. Che tornino, che qualcuno torni a prenderla.”

Il festival proseguirà al Teatro India, il 3 e 4 dicembre alle ore 21, con un’altra prima assoluta, il racconto della vita e della morte di Angela, una donna dal carattere impossibile: Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, una produzione Flautissimo e Bellosguardo, con Peppe Servillo accompagnato da Cristiano Califano alla chitarra. La storia di una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore… Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

“Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale.

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE