1 minuto per la lettura
Milano, 24 nov. (askanews) – Prima gli Usa e la Gran Bretagna, e ora anche la Francia segnala a Kiev il permesso di utilizzare armi a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo “per autodifesa”.
A parlare è stato il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot: per lui l’Ucraina potrebbe anche lanciare contro la Russia i missili forniti da Parigi “nella logica dell’autodifesa”.
In un’intervista pubblicata in anticipo dall’emittente britannica BBC, il capo della diplomazia francese non ha precisato se ciò sia effettivamente già accadut. Inoltre non ha parlato di un permesso formale o recentemente formulato, anzi Barrot ha ribadito la posizione ben nota della Francia.
Il presidente Emmanuel Macron aveva già affermato a maggio, durante la sua visita di stato in Germania, che l’Ucraina deve essere in grado di neutralizzare gli obiettivi militari russi direttamente coinvolti nelle operazioni contro il suo territorio. Il diritto internazionale è chiaro: l’Ucraina ha il diritto di difendersi.
Intanto ieri l’Ucraina ha lanciato un missile teleguidato contro il porto della città di Berdyansk, sul Mar d’Azov, occupata dai russi, secondo quanto annunciato dal capo dell’amministrazione regionale , Evgenij Balitskij. “Nessun ferito. Gli incendi provocati dall’impatto sono stati spenti”, ha scritto. L’attività del porto non sarebbe stata compromessa.
Gli ucraini hanno riferito che una forte esplosione è stata udita nella città portuale poco prima della mezzanotte di venerdì sera. Dopo Mariupol, Berdyansk era il secondo porto più importante dell’Ucraina sul Mar d’Azov, un affluente del Mar Nero.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA