X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Bardi non ha condiviso coi sindaci la scelta di ricorrere all’acqua del fiume Basento secondo il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi


POTENZA – I sindaci, rappresentati dal presidente dell’Anci Basilicata Gerardo Larocca, primo cittadino di Brindisi di Montagna, hanno saputo del progetto di far fronte al prosciugamento dell’invaso del Camastra con l’acqua del Basento assieme al resto della cittadinanza. In occasione della seduta dell’unità di crisi guidata dal governatore Vito Bardi del 31 ottobre.
È quanto ha precisato ieri il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi, replicando alla nota diffusa mercoledì dalla Regione Basilicata. A margine dell’incontro “chiarificatore” tra lo stesso Bardi e i primi cittadini, dopo le polemiche per l’assenza del governatore a  una riunione sulla crisi idrica convocata dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani, ndr).  
Valluzzi parla del ricorso all’acqua del Basento per rifornire i rubinetti di Potenza e altri 28 comuni della parte centrale e più alta del Basento come «una soluzione mai discussa e mai proposta da alcuno, prima del 31 ottobre ai tavoli settimanali della crisi idrica, insediati fin dallo scorso mese di luglio».

ACQUA DEL BASENTO: VALLUZZI, BARDI E IL CONFRONTO CON I SINDACI

Tutt’altro, insomma, rispetto a quanto affermato nel resoconto sull’incontro tra Bardi e i sindaci diffuso mercoledì dalla Regione, per cui i primi cittadini sarebbero stati «a conoscenza di tutto ciò che è stato elaborato e deciso nei mesi scorsi e soprattutto nelle ultime settimane».
Anche rispetto a quest’ultimo incontro “chiarificatore” di mercoledì, Valluzzi non ha mancato di far rilevare, «con molto dispiacere»,   una sua «percezione del tutto personale» sulla «fatica» di Bardi rispetto  «al confronto con i sindaci e le amministrazioni comunali». Nonostante l’«inequivoca disponibilità all’ascolto da parte dei rappresentanti delle autorità ed enti sub regionali  e dei rappresentanti della giunta presenti, chiamati ad affrontare la drammatica crisi di queste settimane».

«FAREMO LA NOSTRA PARTE»

«Ora, però, non possiamo che remare tutti nella stessa direzione e sperare che le analisi in corso di campionamento diano un responso inequivocabile». Prosegue Valluzzi.

«L’impegno dei sindaci è sempre stato finalizzato a coadiuvare la macchina organizzativa dell’emergenza, mai per ostacolarla o strumentalizzarne le difficoltà. Lo dimostra, la vicenda altrettanto drammatica della pandemia che ha appalesato quanto utile sia stato, anche in quella occasione, insistere per un costante dialogo e una successiva concertazione di soluzioni alla crisi del sistema sanitario. Abbiamo giurato sulla Costituzione e siamo stati sempre pronti a dare attuazione a quel principio di sussidiarietà che ben regola i rapporti e le condizioni di intervento degli enti più prossimi ai cittadini e, pertanto, più vicini ai bisogni del territorio. Faremo la nostra parte, anche stavolta, rinnovo però la richiesta di una programmata attività di confronto e di dialogo istituzionale, allargata a tutte le parti sociali, che scongiuri un rapporto che si sostanzi nella mera ratifica di decisioni solitarie».

«MAI AZZERARE CONFRONTO TRA ISTITUZIONI»


«L’emergenza – ha aggiunto ancora il primo cittadino di Basilicata casa comune – non deve assottigliare o ancor peggio azzerare lo spazio di confronto tra istituzioni che, per dovere, lavorano nell’esclusivo interesse dei cittadini». Valluzzi ha riservato un’ultima considerazione all’utilizzo dell’acqua del Basento per  rifornire le utenze dei 140mila lucani alle prese con l’esaurimento delle riserve idriche della Camastra.
«L’unica soluzione attualmente in campo, per scongiurare l’interruzione della erogazione idrica nelle case di 140 mila cittadini, sembra ancora essere in attesa di risultanze certe e pur tuttavia resta l’unica possibilità concreta per impedire l’interruzione della fornitura».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE