Irene Maiorino premiata a le notti dello Statere
3 minuti per la letturaIrene Maiorino, l’attrice che impersona Lila nell’ultimo atto dell’Amica geniale è stata per diversi anni in Calabria, ospite del Premio “Le Notti dello Statere” a Sibari
Per molti c’è l’effetto straniante dovuto all’ingresso delle nuove attrici protagoniste, per altri invece l’effetto ipnotico del capolavoro letterario che si riconferma capolavoro televisivo. Nell’ultimo atto dell’Amica geniale – storia della bambina perduta, tratto dal quarto libro della saga di Elena Ferrante, in onda dapprima in America e poi su Raiuno con il pieno degli ascolti – Lila per il momento compare ancora in poche scene in quanto il ritorno della serie coincide con i riflettori puntati sul ritorno a Napoli di Lenù, ovvero Elena Greco, l’altra metà della storia che, almeno all’apparenza, ce l’ha fatta, diventando una scrittrice affermata.
E così Raffaella “Lila” Cerullo, ormai donna adulta, torna centrale più avanti, negli episodi successivi, lei che è la vera “amica geniale” a cui i tempi e il contesto di nascita non hanno perdonato l’intelligenza, soffocandone la realizzazione, condizionandone la vita. Dopo la Lila bambina interpretata da Ludovica Nasti e in seguito la Lila adolescente con il viso di Gaia Girace, adesso è il turno di Irene Maiorino, una somiglianza impressionante con la collega che l’ha preceduta.
IL LEGAME TRA IRENE MAIORINO (LILA DE L’AMICA GENIALE) E LA CALABRIA
C’è un filo che lega quest’attrice classe 1985 alla Calabria, in particolare a Sibari. Irene Maiorino nell’arco di dieci anni, dal 2006 al 2016, è stata diverse volte ospite della rassegna di cultura cinematografica “Le Notti dello Statere”. L’ideatore e direttore artistico Luca Iacobini apre l’album dei ricordi e racconta: “Irene l’abbiamo ospitata per tante edizioni, ha una forza pazzesca questa ragazza”. Il premio nazionale di cinematografia “Le Notti dello Statere”, rappresentato appunto dallo statere d’argento che è l’antica moneta greca del territorio, ha una sorta di tendenza naturale ad individuare talenti che puntualmente troveranno il successo, laddove non lo avessero già conosciuto. Nel tempo, per citarne uno, è accaduto ad esempio a Matteo Paolillo, l’Edoardo di “Mare fuori” premiato ed esploso subito dopo come idolo dei teenager.
Nel caso di Irene Maiorino, già impegnata nei Bastardi di Pizzofalcone, Il Commissario Ricciardi e Gomorra, la grande occasione è la vetrina mondiale dell’Amica geniale, best seller in libreria e serie tv da produzione internazionale con diffusione in più Paesi. Su questo si focalizza Luca Iacobini: “Irene ha fatto tanta gavetta – dice – e soprattutto ha avuto tantissima pazienza. Io ho sempre creduto nella sua passione e nel suo indiscutibile talento, sono felice di questa consacrazione”.
IRENE MAIORINO E LA GRANDE BELLEZZA DI SIBARI
La particolarità della kermesse “Le Notti dello Statere” che anima le estati sibarite, è concentrata nelle scelte ben mirate dei nomi da premiare, “puntualmente, un vortice di emozioni. Loro salgono sul palco, si innamorano di Sibari e della gente al punto che non vorrebbero andar via”. Ma c’è un aspetto che Luca Iacobini rievoca con speciale affetto sui soggiorni di Irene Maiorino in Calabria e riguarda il lato inclusivo della manifestazione associato ad un progetto per gli studenti: “Con Irene, diciannove anni fa, ricordo benissimo che parlavamo della grande bellezza della Sibarite e delle potenzialità dei nostri ragazzi, confrontandoci sul tema dell’inclusione. Adesso – chiosa Iacobini – la seguo nei panni di Lila e non posso fare a meno di pensare con orgoglio a quei momenti”.
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