INDICE DEI CONTENUTI
Pompei si candida a diventare Capitale della Cultura 2027. 103 sindaci in corteo per sostenere il progetto Pompei Continuum.
POMPEI (NAPOLI) – Pompei si candida ufficialmente a diventare Capitale della Cultura 2027, un’ambizione supportata da una mobilitazione senza precedenti: 103 sindaci, indossando la fascia tricolore, hanno sfilato in corteo ieri mattina, 14 novembre 2024, per sostenere il progetto Pompei Continuum. L’iniziativa, promossa dal sindaco Carmine Lo Sapio, mira a ridefinire i confini del territorio in una prospettiva culturale senza barriere, unendo archeologia, spiritualità, arte e innovazione.
POMPEI SI CANDIDA A CAPITALE DELLA CULTURA 2027: 103 SINDACI IN CORTEO
La marcia, partita dal Municipio e conclusasi al teatro Di Costanzo-Mattiello, ha catturato l’attenzione di turisti e residenti, trasformando una mattina ordinaria in un evento straordinario. I bar del centro e le strade della città degli Scavi e del Santuario si sono riempiti di curiosità e orgoglio per questa manifestazione che ha dato nuova luce a Pompei e al suo potenziale.
«Possiamo vincere», ha dichiarato con convinzione Lo Sapio. «Non si tratta solo di una candidatura, ma di un’opportunità per dimostrare che Pompei e il suo territorio hanno i numeri, le idee e la coesione necessari per essere protagonisti sulla scena culturale internazionale».
POMPEI CAPITALE DELLA CULTURA 2027: IL PROGETTO “POMPEI CONTINUUM”
Il cuore della candidatura è il progetto Pompei Continuum, un piano ambizioso che unisce le eccellenze del territorio, dalla spiritualità al patrimonio artistico, fino all’innovazione contemporanea. I numeri parlano chiaro: per ogni milione di euro investito, si stima una ricaduta economica di 1,5 milioni.
Leonardo Valle, presidente della società di consulenza Cethegus che ha prodotto il progetto, ha sottolineato l’importanza di “Pompei Continuum”. «Numeri che – ha spiegato Leonardo Valle – meritano di farci diventare Capitale della Cultura, perché si realizza un processo di miglioramento misurabile e che resterà sul territorio. Esso prevede per ogni milione di euro investito, una ricaduta pari a 1,5 milioni di euro».
Il progetto punta inoltre a valorizzare non solo il Parco Archeologico di Pompei, ma anche i cosiddetti “siti minori” e la vasta buffer zone che include castelli medievali e altri gioielli storici. In parallelo, nuove attrazioni come il Maximall, destinato a diventare il più grande d’Europa, e il Marina di Stabia, offrono una visione moderna della città, pronta ad accogliere turismo internazionale con infrastrutture all’avanguardia.
UN NUOVO MODELLO PER LA TUTELA DEL SITO ARCHEOLOGICO
A partire dal 15 novembre, Pompei inaugura il sistema del biglietto nominativo e un numero chiuso per l’accesso agli Scavi, fissato a 20.000 visitatori al giorno. Questa misura non solo garantirà una migliore tutela del sito archeologico, ma spingerà i turisti a scoprire altre perle del territorio, incentivando un turismo diffuso e sostenibile.
ARTE E SPIRITUALITÀ: IL FILO CONDUTTORE DI POMPEI
Il progetto affonda le sue radici nella spiritualità e nella cultura, a partire dalla figura del beato Bartolo Longo, fondatore della moderna Pompei e delle sue opere di carità. Ma c’è anche spazio per l’arte contemporanea e le grandi installazioni luminose, come quelle di Marco Lodola, che porteranno nuova vita nelle periferie, tra cui la suggestiva Passeggiata dei Beatles. In programma anche una mostra gratuita di opere del ‘700 veneziano, che per un anno offrirà un’esperienza culturale unica ai visitatori.
POMPEI, CAPITALE CULTURALE DEL MEDITERRANEO
La storia millenaria di Pompei e il suo straordinario patrimonio l’hanno resa, di fatto, una Capitale culturale del Mediterraneo. Ora, grazie alla coesione dimostrata dai sindaci, dalle istituzioni, dalle associazioni e dalla Curia, la città si presenta unita e forte nella sua candidatura.
«Pompei è molto più di un sito archeologico», è stato sottolineato. «È un simbolo di rinascita e di resilienza, capace di raccontare il passato e progettare il futuro». Con contenuti di altissimo livello, un forte sostegno territoriale e una visione ambiziosa, Pompei guarda al 2027 con determinazione. La sfida è lanciata: la Capitale della Cultura potrebbe presto avere un nome che evoca storia, bellezza e innovazione.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA