Vincenzo Telesca e Vito Bardi
3 minuti per la letturaDopo l’assenza a Potenza tra i manifestanti contro il ricorso all’acqua del Basento il sindaco Vincenzo Telesca si cautela e sulla crisi idrica si schiera con i cittadini
POTENZA – «Come sindaco di Potenza non posso che essere preoccupato per l’emergenza idrica che crea grandi disagi a cittadini e attività commerciali».
Lo ha dichiarato, ieri, il primo cittadino di Potenza, Vincenzo Telesca, dopo l’annuncio dei referenti del Comitato acqua pubblica/Camastra di una nuova manifestazione sabato mattina sotto il “suo” municipio. Con l’obiettivo di spronare il sindaco del capoluogo ad abbracciare la causa di chi si oppone all’utilizzo dell’acqua del Basento per rifornire le utenze della città e di altri 28 comuni alle prese con l’esaurimento delle riserve idriche dell’invaso del Camastra.
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Con una nota diffusa ieri in mattinata, Telesca ha replicato a quanti hanno contestato pubblicamente la sua assenza alla manifestazione di martedì davanti al palazzo della giunta regionale. Al contrario di tanti altri amministratori locali di centrosinistra e persino di centrodestra, pronti a contestare il “loro” governatore, Vito Bardi, per la gestione della più grave crisi idrica degli ultimi tempi in Basilicata.
Il primo cittadino del capoluogo ha spiegato di aver partecipato alla riunione dell’unità di crisi convocata da Bardi in contemporanea alla manifestazione, e di aver ribadito la sua preoccupazione in quella sede. Prima che fossero resi noti i risultati delle analisi «eseguite da Asp, Arpab e Acquedotto lucano» sull’acqua del Basento, «che hanno evidenziato esiti positivi per la potabilizzazione».
CRISI IDRICA, TELESCA E L’INCONTRO CON IL GOVERNATORE BARDI
«Proprio perché preoccupato, non mi sono sottratto all’incontro con una delegazione di cittadini che protestavano davanti alla Regione, chiedendo controlli anche da parte di Ispra e l’impegno a lavorare perché l’acqua resti un bene pubblico». Così ancora Telesca che al termine della riunione dell’unità di crisi ha fatto un po’ le veci del governatore Bardi ricevendo i rappresentanti del comitato negli uffici della giunta regionale, assieme al direttore generale del Dipartimento ambiente Michele Busciolano. Quindi ha attraversato i manifestanti rimasti in strada interrogandoli sulle ragioni della loro assenza di fiducia nelle analisi effettuate da Arpab.
«Al tavolo tecnico – ha aggiunto il sindaco potentino, eletto a giugno da un’ampia coalizione di centrosinistra – ho posto il problema dell’acqua da distribuire ai bimbi nelle scuole, dal momento che i genitori non vogliono più che si utilizzi quella dei rubinetti. Sono autorizzato dal presidente Bardi a procedere con l’acquisto di bottiglie da distribuire durante i pasti».
Quanto ai controlli sull’acqua che nei prossimi giorni potrebbe essere deviata dal Basento fino a uno sbarramento temporaneo allestito all’interno dell’invaso del Camastra, per recuperare le residue risorse idriche, Telesca ha confermato quanto già annunciato da via Verrastro. Ovvero che «le analisi continueranno per mantenere sempre monitorata l’acqua che verrà prelevata».
PER ALCUNI GIORNI SARANNO MANTENUTE LE INTERRUZIONI NOTTURNE
Come pure che nei prossimi giorni verranno mantenute le attuali interruzioni notturne dell’erogazione idrica. Almeno fino alla prossima riunione dell’unità di crisi già fissata domenica. A meno di 72ore dalla data in cui secondo gli ultimi calcoli effettuati, prima delle piogge di questi giorni, potrebbero esaurirsi anche le ultime riserve idriche utilizzabili all’interno del Camastra.
Il primo cittadino si è già detto pronto, infine, ad accogliere una delegazione dei manifestanti che sfileranno sabato mattina sotto il Municipio.
«Li incontrerò come pattuito perché i loro problemi sono anche i problemi della amministrazione – ha concluso – e come sindaco non posso che essere al loro fianco».
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