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Terminata l’udienza al Tar di Catanzaro sui ricorsi contro la Città unica che ingloberebbe i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Attesa la decisione sulla richiesta di sospensiva. In caso di accoglimento slitterebbe il referendum consultivo fissato per il 1 dicembre


COSENZA – Al Tar di Catanzaro si sta giocando una partita importante, forse decisiva, per la realizzazione della città unica che ingloberebbe Cosenza, Rende e Castrolibero. Nell’udienza di questa mattina (6 novembre 2024), discussi congiuntamente i quattro ricorsi contro la fusione presentati dai Comuni di Cosenza e Castrolibero, dal Comitato spontaneo cittadino di Rende e dal Comitato “Cosenza No alla Fusione – Per una Città Policentrica” e ad horas si esprimerà anche sulla richiesta di sospensiva. La decisione dei giudici amministrativi in tal senso è attesa verosimilmente entro venerdì (8 novembre 2024).

Un eventuale accoglimento congelerebbe l’iter della fusione e il referendum fissato per il 1° dicembre di conseguenza slitterebbe. Stesso identico scenario anche nel caso in cui il Tar decida di rimandare le questioni inerenti alla legittimità costituzionale al giudizio della Corte costituzionale. Va detto che nel primo caso, ovvero se il Tar dovesse accogliere la richiesta di sospensiva, la Regione a quel punto potrebbe appellarsi al Consiglio di Stato. In caso contrario – e quindi se il Tribunale amministrativo regionale non dovesse accogliere la richiesta di sospensiva – si procederà nel giudizio di merito e di conseguenza la consultazione referendaria si svolgerà regolarmente.

Per quanto riguarda le azioni legali, il Comitato di Rende è rappresentato dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Fabio Liparoti. Il Comune di Castrolibero da Gianluca Maria Esposito e Alfonso Celotto. Palazzo dei Bruzi invece è rappresentato dagli avvocati Renato Rolli e Angelo Piazza. Il Comitato “Cosenza No alla Fusione – Per una Città Policentrica” da Rossella Barberio. La Regione Calabria è rappresentata dagli avvocati Achille e Oreste Morcavallo.

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