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VIBO VALENTIA – Intimidazione, il 13 febbraio scorso, contro l’imprenditore Antonino Castagna, 68 anni, di Ionadi.

Intorno alle ore 22 ignoti hanno fatto esplodere almeno due bombe carta all’interno del giardino della sua abitazione. La bomba non ha creato particolari danni a parte lo spavento dell’imprenditore e dei suoi familiari. Secondo quanto è stato possibile apprendere, gli ordigni sarebbero stati lanciati dall’esterno della proprietà di Castagna che ieri mattina ha sporto regolare denuncia i carabinieri di Vibo Valentia.

Nei giorni scorsi, precisamente nella mattinata dell’11 febbraio, anche la figlia di Castagna, di professione avvocato, è stata fatta oggetto di un pesante messaggio intimidatorio con l’esplosione di ben 13 colpi di pistola calibro 9 all’indirizzo della sua abitazione, in più nelle scorse settimane si è verificato il danneggiamento di una pala meccanica.

Antonino Castagna titolare dell’omonima ditta e direttore generale della Cmc Srl con sede a Porto Salvo, era stato coinvolto nel processo “Black Money” contro il clan Mancuso in quanto indicato – anche da alcuni pentiti – di essere personaggio vicino al clan di Limbadi. A seguito di quella operazione erano stati sequestrati i suoi ben per un valore di 80 milioni di euro poi restituiti a seguito dei ricorsi presentati dalla difesa e conseguenti all’assoluzione riportata nel procedimento penale che attende di essere fissato davanti la Corte d’Appello di Catanzaro.

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