Doris Lo Moro
3 minuti per la letturaIn vista delle elezioni comunali di Lamezia Terme della prossima primavera, il Pd nazionale ha commissionato un sondaggio sui possibili candidati a sindaci, la più gradita pare sia Doris Lo Moro
LAMEZIA TERME – Spunta un sondaggio commissionato dal Pd nazionale, che a quanto pare aveva un carattere riservato, mentre ora è esploso in tutta la sua forza nel corso della riunione del Direttivo cittadino. Dopo ricostruzioni, di fatto rivelatesi fantasiose sul commissariamento del gruppo dirigente intorno al suo segretario Gennarino Masi e sulle lacerazioni presenti in seno al Partito, il Pd sembra indirizzato a trovare l’unità nella quarta città della Calabria i cui cittadini andranno al voto la prossima primavera.
Sembrerebbe, infatti, secondo alcune indiscrezioni rafforzate anche dai molti cittadini interpellati da una società a cui il Nazareno ha commissionato il sondaggio, che nell’esplorazione, su mandato dal Pd nazionale, sia Doris Lo Moro, magistrato (da qualche mese ormai rientrata nel Pd dopo essere stata parlamentare, consigliere e assessore regionale) a prevalere tra i vari candidati sottoposti al sondaggio dei lametini.
ELEZIONI A LAMEZIA, I NOMI DEI POSSIBILI CANDIDATI A SINDACO INSERITI NEL SONDAGGIO PD
Lo Moro ha assunto la guida dell’amministrazione cittadina, dopo il primo scioglimento del consiglio comunale, governando la città dal 1993 al 2001. Da quel che si apprende, infatti, ai tesserati del Pd, ma forse non solo a loro, il sondaggista ha richiesto una opinione od una valutazione o preferenza su alcune possibili candidature al sindaco della città nelle prossime elezioni amministrative di primavera. I candidati sottoposti al sondaggio erano Doris Lo Moro, Gabriella Reillo magistrato in servizio, Gianni Speranza, esterno al Pd, già sindaco dal 2005 al 2015 (unico ad aver dichiarato pubblicamente la sua disponibilità a ricandidarsi, proponendo anche le primarie di coalizione) e Rosario Piccioni consigliere comunale uscente, anche lui esterno al Pd.
Tra le domande anche quella chi vedrebbe favorito fra i candidati del centrosinistra e l’avvocato Paolo Mascaro (sindaco uscente) nell’eventualità di un ballottaggio. Ha suscitato, comunque, clamore per aver inserito il nome di un magistrato in servizio, tanto che tale leggerezza ha subito fatto ritirare il suo nome dal sondaggio commissionato. Infatti, pare che il marito Italo Reale, in qualità di avvocato, intervenuto nella riunione del direttivo Pd, abbia annunciato una diffida al Pd nazionale perché sua moglie Gabriella Reillo non era stata preventivamente interpellata, essendo ancora un magistrato in servizio. In ogni caso appare difficile che il Pd, partito maggiore del centrosinistra rinunci al candidato sindaco sostenendo una figura esterna al Pd.
LE PRIORITÀ DEL PD FISSATE DA ELLY SCHLEIN
In definitiva, sarà il tavolo del centrosinistra (dove il Pd partecipa con un proprio coordinamento) a sbrogliare la matassa e se effettivamente il Pd e i partiti della coalizione dovessero sciogliere i dubbi ed indicare il nome in base all’esito del sondaggio o delle primarie (allo stato ipotesi lontana), affinché il centro sinistra ritorni al governo della città, centro nevralgico della regione. La segretaria Elly Schlein ha indicato cinque priorità: sanità pubblica, scuola pubblica, lavoro dignitoso, politiche industriali, diritti sociali e civili, promuove un’idea di società democratica, plurale, aperta e inclusiva.
Temi sui quali il Pd lametino si è impegnato nel contesto regionale. Il cantiere del centrosinistra avrebbe una possibilità in più di riconquistare al voto quell’elettorato che non ci crede più, in un percorso dove c’è spazio per le diverse forze di esprimere la loro capacità di rappresentanza politica di istanze e culture diverse e dove per vincere bisogna avere i numeri, ovvero trovare i voti sufficienti in uno dei contesti più difficili.
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