2 minuti per la lettura
Condanne per quasi quattro secoli di carcere in primo grado per i 32 imputati del processo Svevia che hanno scelto il rito abbreviato
LAMEZIA TERME – Da un massimo di 20 anni di carcere a un minimo di un anno per complessivi quasi quattro secoli di carcere. Queste, dunque, le condanne inflitte dal gup, su richiesta del pm, Romano Gallo, al termine del processo di primo grado “Svevia” celebratosi con il rito abbreviato, per i 32 dei 34 imputati (due sono stati assolti) coinvolti a febbraio 2023 nell’inchiesta “Svevia” coordinata dalla Dda che ha portato all’arresto di 46 persone (40 in carcere, 6 ai domiciliari mentre per 3 il gip dispose l’obbligo di presentazione alla Pg).
LA PRESUNTA ORGANIZZAZIONE DEDITA ALLO SPACCIO DI DROGA
Le indagini (coordinate dei pm Elio Romano e Chiara Bonfadini, furono eseguite dal Nucleo Operativo e dal Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Lamezia diretta dal maggiore Valentino Luce ed eseguite dal maresciallo Vito Margiotta. Indagini che smantellarono una presunta organizzazione dedita allo spaccio di droga, fortemente radicata nel quartiere Capizzaglie di Lamezia e al cui vertice ci sarebbe stato Antonio Galiano della cosca Giampà, con saldi canali di approvvigionamento che dal Reggino, passando da San Luca e Rosarno, fino alla Capitale grazie alla collaborazione con il clan dei Casamonica. Il sodalizio poteva contare anche su di un’ampia disponibilità di armi.
I ruoli di promotori e organizzatori sarebbero stati riconosciuti a Giorgio Galiano, che sfuggì a un agguato mafioso nel 1997, ritenuto dominus assoluto del sodalizio, il quale – stando alle accuse – dettava direttive ai propri figli Antonio e Angelo di 34 anni sulle modalità di conduzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, impartiva disposizioni su come dovevano comportarsi gli spacciatori ed acquirenti, sul linguaggio criptico da utilizzare, sulle modalità di custodia della droga e del denaro. Un contesto che emerse dalle migliaia di intercettazioni. Con il rito ordinario è in corso davanti il tribunale collegiale di Lamezia il processo per altri imputati.
PROCESSO SVEVIA, TUTTE LE CONDANNE IN PRIMO GRADO
- Damiano Amato detto “Pinuzzo” 9 anni;
- Daniele Amato 9anni e 8 mesi;
- Giuseppe Amendola 10 anni e 4 mesi;
- Alexandra Arcuri 1 anno e 8 mesi;
- Sandro Berlingeri 13 anni e 8 mesi;
- Fabrizio Berlingieri 8 anni e 4 mesi;
- Gabriella Berlingieri 7 anni e 8 mesi;
- Sandro Bevilacqua 13 anni e 8 mesi;
- Tommaso Boca 7 anni, 4 mesi e 20 giorni;
- Caterina Butruce 11 anni;
- Bruno Cappellano 11 anni e 4 mesi;
- Maria Giovanna Curcio 11 anni;
- Pietro Giovanni D’Agostino 10 anni;
- Salvatore D’Agostino 8 anni, 4 mesi;
- Valentina De Vito 1 anno e 6 mesi;
- Angela Franceschi 9 anni;
- Angelo Galiano (classe 89) 10 anni;
- Angelo Galiano (classe 90) 10 anni e 4 mesi;
- Antonio Galiano 20 anni;
- Francesco Galluzzi 4 anni;
- Antonio Giampà detto “Tony Tony” 11 anni;
- Hans George Holzhausen 8 anni;
- Pasquale Iannelli 8 anni;
- Salvatore Andrea Licari 4 anni, 6 mesi e 20 giorni;
- Yuri Lupparelli 8 anni;
- Battista Onorato 17 anni e 6 mesi;
- Antonio Palermo 8 anni;
- Gianluca Paradiso detto “pitorro” 7 anni e 4 mesi;
- Antonio Perri detto “coccio d’olivo” 17 anni;
- Marco Perri 13 anni e 4 mesi;
- Eugenio Torcasio 9 anni, 8 mesi; Ugo Torcasio 9 anni e 4 mesi;
- Antonio Ventura detto “pupello” 7 anni, e 8 mesi.
- Assolti Alessandro Berlingieri e Giuseppe Samuele Vasile.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA