Lo striscione in testa al corteo
1 minuto per la letturaÈ stato chiesto di incontrare i rappresentanti della Prefettura
SAN FERDINANDO (REGGIO CALABRIA) – È partita, a San Ferdinando, e si è svolta in modo pacifico la marcia dei migranti della tendopoli promossa dall’Unione sindacale di base Usb per denunciare le condizioni di vita nelle quali vivono i migranti e per chiedere interventi risolutivi dopo l’incendio che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha devastato la baraccopoli (LEGGI LA NOTIZIA) provocando la morte di una donna nigeriana e il ferimento di altre due persone.
[editor_embed_node type=”photogallery”]82292[/editor_embed_node]
Il corteo, al quale hanno partecipato un centinaio di migranti, è diretto al Municipio di San Ferdinando dove i manifestanti hanno incontrato rappresentanti della Prefettura, il commissario straordinario per l’area di San Ferdinando, Andrea Polichetti e il sindaco della cittadina Andrea Tripodi. I migranti in marcia hanno mostrato cartelli con le scritte «Schiavi mai», «Basta discriminazioni, residenze per tutti», e «Le nostre vite più in alto dei nostri profitti». Ci sono state anche delle foto di Becky Moses, la ventiseienne morta nel rogo.
Alla mobilitazione, decisa dall’Usb a poche ore dall’incendio nella tendopoli, hanno aderito associazioni del territorio come Sos Rosarno, Legambiente Reggio Calabria, Associazione 14 Luglio di Nicotera. Presente anche il sindaco di Cinquefrondi, uno dei Comuni della Piana di Gioia Tauro, Michele Conia, che marcia insieme ai migranti indossando la fascia tricolore. A seguito della distruzione a causa dell’incendio di sabato scorso di circa duecento tra capanne e ricoveri di fortuna, i migranti rimasti senza un riparo sono stati ospitati nella tensostruttura provvisoria allestita dalla Protezione civile della Regione Calabria, in un capannone poco distante e nella tendopoli realizzata e aperta la scorsa estate dalla Prefettura di Reggio.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA