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Operazione della guardia di finanza a Matera: impresa dell’automotive smerciava lubrificanti e ricambi; frode per più di 2 milioni, 14 gli arresti


I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Matera hanno concluso una verifica fiscale su un’impresa del settore “automotive”. La complessa attività ispettiva eseguita ha consentito di sviluppare i dati e gli elementi acquisiti nell’ambito delle indagini di polizia giudiziaria pendenti presso la Procura Europea – Ufficio di Torino, già note con il nome “Operazione Greasyhands”, scoprendo nuove e ulteriori metodologie di frode, tra cui l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, emesse da società inattive e soggetti interposti, anch’essi deferiti all’autorità giudiziaria.

LA FRODE DELL’IMPRESA DI MATERA CHE HA PORTATO AGLI ARRESTI

L’ analisi dei dati acquisiti dai militari specialisti informatici sul server dell’azienda ha consentito di accertare l’esistenza di una vera e propria contabilità occulta, recuperando migliaia di documenti già cancellati, che l’imprenditore credeva di aver reso definitivamente indisponibili per i verificatori, e riscontrando capillarmente oltre 50 mila documenti su vendite di ingenti quantitativi di olio lubrificante e ricambi ed altri accessori per autoveicoli che hanno trovato, solo in minima parte, riscontro tra le fatture emesse.
Il volume d’affari occulto ammontante ad oltre 42 milioni di euro, ricostruito è segnalato all’Agenzia dell’Entrate con il recupero di Irpef pari ad 2 milioni e 700 mila euro, all’Iva evasa pari ad euro 9 milioni e 33 mila euro ed Irap per 1 milione e 600mila euro.

L’attività si ricollega alle indagini già condotte dalla Procura Europea ed eseguite dalla Guardia di Finanza di Matera e Torino, che avevano scoperto l’esistenza di un’organizzazione criminale che, per oltre sette anni, ha introdotto, illecitamente, nel territorio italiano, migliaia di tonnellate di olii lubrificanti provenienti da paesi dell’est dell’Europa – con transazioni in nero – e parti e accessori per autoveicoli risultati contraffatti, in completa evasione delle imposte.

SCOPERTE E SEQUESTRI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

I diversi – e sempre nuovi – meccanismi di frode escogitati, di volta in volta, nel tentativo di eludere i controlli, sono stati puntualmente scoperti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Matera, con numerosi sequestri su gran parte del territorio nazionale, anche con l’ausilio di altri Reparti del Corpo che avevano portato al sequestro oltre 400 tonnellate di olio lubrificante, sette autoarticolati con altrettanti rimorchi e 2 camion utilizzati per il trasporto, generando, così, l’avvio di 16 distinti procedimenti penali nelle Procure della Repubblica competenti, alcuni dei quali sono stati poi avocati dalla Procura Europea procedente.
Nei mesi scorsi l’Autorità Giudiziaria ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 14 soggetti di cui 8 in carcere e 6 agli arresti domiciliari nonché del sequestro preventivo di disponibilità patrimoniali per oltre 16 milioni di euro.

GLI ARRESTI

In particolare, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Matera hanno eseguito il provvedimento applicativo di misure cautelari nei confronti di 8 dei complessivi 14 soggetti, a Bernalda, Scanzano Jonico, Termoli , San Severo e Gravina in Puglia , effettuando anche diverse perquisizioni locali e di aziende, anche con l’ausilio di un’unità cinofila, nonché al sequestro preventivo di disponibilità patrimoniali per 4.687.344,58 di euro, di cui denaro contante per 163.150 euro, 34 unità immobiliari, 19 automezzi, nr. 17 conti corrente, due polizze assicurative, 10 certificati di deposito, 4 orologi preziosi, 3 diamanti e 6 borse di valore.
Le operazioni successivamente eseguite nei locali commerciali dell’hub lucano, inoltre, hanno consentito il sequestro di ulteriori 51 tonnellate di olio lubrificante nonché di circa 370 mila pezzi di ricambio di noti marchi del settore “automotive”, contraffatti .

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